Milano – Piazza Affari si indebolisce sul finale, vanificando i guadagni messi a segno da automotive e banche. L’indice FTSE Mib non riesce ad allunga dopo i rialzi di ieri e si porta in territorio negativo.
La borsa milanese ha perso lo 0,24% bucando quota 15.000 (a 14.944), Londra l’1,33%, Francoforte l’1,68% e Parigi lo 0,59%. Buy sulle azioni della galassia Fiat e sprint delle banche, con Intesa Sanpaolo e UniCredit su tutte. I media italiani hanno segnalato che in seguito ai recenti ribassi, i due istituti italiani potrebbero uscire dallo Stoxx50 europeo.
Richiesti anche buona parte dei gruppi assicurativi e industriali. All’interno del paniere principale Enel green power paga lo scotto delle prese di beneficio dopo il balzo di ieri.
Le borse europee hanno fatto peggio, con Francoforte particolarmente colpita dalle voci di mercato di un downgrade del rating sul debito sovrano e dall’avvicinarsi della scadenza del divieto contro le vendite allo scoperto. Intanto si registra un’implosione dei rendimenti greci.
Ieri si e’ riscontrato un generale miglioramento del sentiment, confermato dalla performance di Wall Street , che pero’ oggi pare credere sempre meno a un “miracolo” di Bernanke.
La maggiore propensione al rischio è testimoniata anche dal forte ribasso dell’oro, che cede nettamente terreno a quota $1.729 l’oncia. Solo dieci giorni fa i prezzi si erano avvicinati in area $1.900.
FTSE MIB BUCA QUOTA 15.000, BRILLANO FIAT, INTESA E FINMECCANICA Sul Ftse Mib si mettono in evidenza i rialzi dei titoli Fiat, ma anche i bancari. Secondo gli analisti il Lingotto beneficia, oltre che delle dichiarazioni di ieri dell’AD Marchionne, del dato positivo relativo agli ordini di beni durevoli Usa.
La sessione vede sotto i riflettori anche i guadagni del settore finanziario, a dispetto della nota contrastata di Deutsche Bank . Oltre a Intesa e Unicredit rialzi per Ubi Banca, MPS e Banco Popolare. Richieste anche le azioni Finmeccanica, che mettono a segno un rally di quasi il 7%. Pochissimi i segni meno, che colpiscono tra i big in particolare Telecom Italia ed Eni.
RENDIMENTI BTP A 10 ANNI ANCORA SOPRA IL 5% – Sul mercato dei titoli di stato, lo spread tra Italia e Germania si attesta a quota 278 punti, con i rendimenti a dieci anni dei BTP che rimangono sopra il 5,029% e quelli tedeschi al 2,249%. I rendimenti a dieci anni italiani tornano così sopra il 5% per la seconda sessione consecutiva. Intanto, Confindustria lancia l’allarme sullo spread.
Torna a farsi sentire intanto la tensione sui titoli di stato greci , con lo spread tra i titoli a dieci anni greci e quelli tedeschi che vola al nuovo record a quota 1.626 punti base, in rialzo di 55 punti base.
DOMANI APPUNTAMENTO CON BERNANKE – Domani, cruciale appuntamento infatti con il discorso di Ben Bernanke, presidente della Fed, che alle 16 parlerà da Jackson Hole, nello Wyoming, e che secondo le aspettative potrebbe annunciare un nuovo QE3, comunque una nuova manovra monetaria espansiva. Le indiscrezioni sono per un valore complessivo fino a $600 miliardi.
STEVE JOBS LASCIA, SOFFRE APPLE – E’ arrivato il momento per Steve Jobs di dire addio alla sua società, dimettendosi dalla carica di amministratore delegato , a causa di una lunga malattia. I mercati reagiscono male e il titolo Apple, quotato anche sulla borsa di Francoforte, perde il 4% circa.
EURO IN RIALZO SU DOLLARO, BIGLIETTO VERDE RISALE CONTRO YEN – In lieve rialzo invece i futures sul petrolio, che salgono dello 0,24%, a $85,39.
Sul fronte valutario l’euro scende sul dollaro in area $1,4373. La moneta unica cede contro il franco svizzero a CHF 1,1445, mentre sale invece sullo yen, a 111,26.
I futures sul petrolio scivolano dello 0,67%, a quota $84,59 il barile.