NEW YORK (WSI)- Via dai Treasuries Usa. Gli investitori hanno ritirato 60 miliardi di dollari dai fondi obbligazionari americani, da quando il presidente della Fed Ben Bernanke ha innervosito i mercati – sia azionari che obbligazionari – ventilando la possibilità di staccare la spina al programma di quantitative easing che ha permesso all’azionario e al valore di bond Usa di salire negli ultimi anni.
Con l’attuale programma di QE, la Fed acquista ogni mese bond Usa e titoli legati ai mutui per un valore di $85 miliardi: una mossa che, come hanno fatto notare diversi economisti, alza artificialmente il valore di tali strumenti finanziari.
Ma ora, con la prospettiva di una politica monetaria meno accomodante, l’atteggiamento degli investitori è cambiato, tanto che i fondi hanno dovuto far fronte a riscatti del valore di $28,1 miliardi, su base netta, nella settimana terminata lo scorso 26 giugno, come reso noto dall’Investment Company Institute, con sede a Washington.
Gli investitori retail avevano fatto incetta di Treasuries Usa a partire dall’inizio del 2009, confortati dalle mosse della Fed, riversando 1.000 miliardi circa nei titoli di stato Usa, percepiti come sicuri. Ma il trend è ora cambiato, in particolare nell’ultimo mese, dopo le parole di Bernanke.
“L’aumento dei tassi ha riportato gli investitori alla realtà, facendo loro capire che il mercato dei bond non è a senso unico, come lo è stato negli ultimi 5-7 anni”, ha commentato in una intervista a Bloomberg Geoff Bobroff, consulente finanziario americano.
I riscatti della scorsa settimana sono stati i più alti dal gennaio del 2007; nelle ultime quattro settimane, i riscatti rappresentano inoltre l’1,7% circa dei 3.500 miliardi presenti nei fondi di investimento a reddito fisso.
Perdite per tutti i tipi di bond; i Treasuries hanno perso -2,1% dal 21 maggio fino al 2 luglio, stando agli indici elaborati da Bank of America Merrill Lynch indexes. I bond ad alto rendimento hanno perso -3,5% mentre le obbligazioni corporate sono scese del 3,8%.[ARTICLEIMAGE]