Economia 5 anni fa

Fumata nera per accordo Usa-Cina, scattano nuovi dazi

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Resta ancora lontano l’accordo tra Stati Uniti e Cina sul fronte commerciale. La prima giornata del nuovo round di colloqui tra i due paesi non ha portato all’auspicato accordo per evitare le nuove misure volute da Donald Trump. Di conseguenza, alla mezzanotte di Washington (le 6 del mattino in Italia) sono entrati in vigore i rincari dei dazi (dal 10 al 25%) su 200 miliardi di dollari di beni ‘made in China’.

Nella capitale statunitense si continua però a trattare, nonostante fonti vicine alle due delegazioni abbiano definito i progressi “piccoli se non nulli”. “Profondo rammarico” di Pechino che annuncia l’adozione delle “necessarie contromisure“.

Nelle prossime ore torneranno a vedersi le due delegazioni guidate da una parte dal responsabile Usa al commercio Robert Lighthizer e dal segretario al Tesoro americano Steve Mnuchin, e dall’altra dal vicepremier cinese Liu He.

Il vicepremier cinese Liu He ha detto di essere andato a Washington “con sincerità” e che altri rialzi dei dazi “non sono la soluzione del problema”. In un’intervista alla tv statale Cctv, Liu ha aggiunto di puntare con i colloqui a porre fine alla guerra commerciale e ai contrasti, riconoscendo l’esistenza di “alcuni problemi” ed esprimendo l’auspicio di potersi impegnare “in scambi razionali e sinceri” con i negoziatori americani.

Secondo gli analisti di Lombard Odier Investment Managers,

“se le tensioni dovessero intensificarsi, ci aspettiamo una pronunciata reazione del mercato. Esiste la possibilità di una correzione del 15% e oltre in più delle azioni cinesi e dei mercati emergenti e, a nostro avviso, del 5-7% circa delle azioni globali”.

Per oggi la situazione resta sotto controllo. Shanghai (+2,1%) e Shenzhen (+2,7%) ancora aperte guidano i guadagni alla fine di una settimana calda per i mercati azionari. Hong Kong cresce di un punto percentuale, mentre resta debole il Giappone, con Nikkei che ne cede mezzo. Debole anche Taiwan (-0,2%). In rialzo invece la Corea del Sud (+0,29%) assieme a Sydney (+0,35%) e Mumbay (+0,3%). I futures sull’Europa sono misti, quelli sugli Usa negativi.