Funzionari Casa Bianca irritati da aggressività Trump, pessimisti su incontro con Xi
Da quando la scorsa primavera è scoppiata la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, Larry Kudlow, consigliere economico della Casa Bianca, e Steven Mnuchin, segretario al Tesoro Usa, hanno ripetutamente cercato di organizzare colloqui commerciali di alto livello con le loro controparti cinesi. Ma senza portare a casa nessun risultato, se non frustrazione.
Una situazione che si è ripetuta nelle ultime ore quando, a pochi giorni dal faccia a faccia con il presidente cinese Xi Jinping, Donald Trump, ha confermato in un’intervista con il Wall Street Journal, che “è altamente improbabile” che Washington posticipi il rialzo (previsto a gennaio) dal 10% al 25% dei dazi entrati in vigore a settembre contro importazioni cinesi aventi un valore annuo di 200 miliardi di dollari. Trump aveva persino suggerito l’ipotesi di dazi del 10% su laptop e smartphone importati dalla Cina.
Con gli investitori che temono che le parole bellicose di Trump possano far scattare le vendite, diversi alti funzionari dell’amministrazione Trump hanno riferito al sito Politico la loro totale “disapprovazione nei confronti dei commenti di Trump”. Parlando maniera anonima, i funzionari hanno comunicato la loro preoccupazione in merito ai commenti di Trump e alla possibilità che questi possano rendere i futuri colloqui difficili, se non impossibili.
Che la Casa Bianca tenti in ogni modo di ricucire possibili incidenti diplomatici è evidente anche dalle ultime dichiarazioni di Larry Kudlow. Il consigliere economico della Casa Bianca ha detto ieri che l’inquilino della Casa Bianca crede che ci siano “buone possibilità” che le due nazioni possano raggiungere un accordo.