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FURTI D’ARTE, ITALIA CHIEDE AIUTO AGLI STATI UNITI

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Per contenere la piaga del sistematico saccheggio dei beni artistici e culturali, il governo italiano questa settimana chiedera’ formalmente agli Stati Uniti di imporre eccezionali restrizioni sull’import dei pezzi d’arte. Il semplice annuncio della richiesta ha gia’ provocato proteste tra gli art dealer statunitensi, preoccupati del fatto che le nuove misure potrebbero stroncare il fiorente commercio dei collezionisti. Tra i pezzi piu’ ambiti sono i vasi Etruschi e Greci, le figurine in terracotta dell’Ellade, e le antiche monete siciliane.
Stando a quanto scrive oggi il Washington Post, gli esperti stimano che circa 50 milioni di dollari (90 miliardi di lire) in antichita’ del Mediteranneo sono comprate e vendute tutti gli anni in America. Le parti in causa sono d’accordo sul fatto che la petizione ha portato a un livello di tensione senza precedenti l’annoso conflitto tra governi, archeologi, dealer e collezionisti, su chi abbia diritto di sfruttare le eredita’ e il patrimonio storico-artistico di un paese. , ha detto Riccardo Elia, un archeologo della Boston University.
Lo showdown avverra’ martedi’, quando la Commissione consultiva sulle proprieta’ culturali del Dipartimento di Stato Usa (Cpac) si riunira’ per valutare la richiesta italiana. Per due ore i soggetti coinvolti nella disputa parteciparanno a un’audizione pubblica. Ma l’organismo poi deliberera’ a porte chiuse, e quasi sicuramente non annuncera’ i risultati tanto presto. Alla fine una raccomandazione sara’ presentata alla Casa Bianca. Nonostante il silenzio ufficiale del governo italiano, stando a quanto scrive il Washington Post, vero sarebbe che il nostro paese punta a far coprire con con questa richiesta la maggior parte, se non tutto, il nostro patrimonio artistico esportabile in piccoli lotti. Un’immensa ricchezza devastata da furti, saccheggi, appropriazioni indebite e piraterie.
Mentre e’ difficile stimare il volume del traffico globale illegale di pezzi d’arte, l’Interpol ritiene che sia comunque sorpassato solo dagli stupefacenti e dalle armi. Dal 1993 al 1997 polizia e carabinieri hanno recuperato quasi 122.940 pezzi rubati; e’ solo una frazione del totale. Stando ad alcune fonti Usa un terzo di tutte le antichita’ che entrano negli Stati Uniti proviene dall’Italia.