L’attivita’ delle fusioni e’ calata nei primi sei mesi dell’anno, e i professionisti del settore nutrono poca speranza per un recupero entro l’anno.
Nonostante alcune banche d’affari abbiano riportato nel mese scorso un incremento delle trattative tra potenziali acquirenti e venditori, il secondo trimestre e’ stato essenzialmente piatto.
Secondo alcuni operatori molti dirigenti non sono fiduciosi per quanto riguarda la direzione dell’economia, e fino a che gli acquirenti non avranno una visione piu’ ottimistica sulle loro attivita’, il settore delle acquisizioni continuera’ a rallentare.
“Dal mio punto di vista l’attivita’ si e’ ripresa dalla depressione che abbiamo visto 10 settimane fa”, ha dichiarato Gregg S. Polle, della divisione Fusioni e Acquisizioni di Salomon Smith Barney, aggiungendo tuttavia che non si attende un incremento significativo su larga scala “fino a che non si recuperera’ maggior fiducia nell’economia e nel mercato azionario”.
“Per quanto riguarda la tendenza generale, sembra che ci sia la ripresa anche se i numeri non sono incoraggianti”, ha commentato Donald Meltzer, di Credit Suisse First Boston.