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Futures Dow Jones -110 punti, scontano problemi Spagna e Italia

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New York – Futures sui principali indici azionari Usa in ribasso (vedi valori a fondo pagina). Focus sui Treasury, con i rendimenti a 10 anni che sono arrivati a scendere al minimo record della storia, all’1,6713%.

Dall’Europa continuano ad arrivare notizie negative sugli sviluppi della crisi del debito. Attesa per il dato relativo alle vendite di case con contratti in corso, che sarà reso noto alle 16.00 italiane. Euro a $1,2442.

“Gli investitori continuano a guardare con preoccupazione alla Grecia”, ha detto in una intervista a Bloomberg Mikkel Kierkegaard Petersen, consulente senior dell’azionario presso Nordea Private Bank, a Copenhagen. Il riferimento è agli ultimi sondaggi, che mostrano che la maggior parte dei greci vogliono rinegoziare i termini del piano di salvataggio.

“Tutti sono preoccupati sul rischio contagio e sull’eventuale fallimento delle banche – ha detto Michael Franzese, managing director della divisione di trading presso Wunderlich Securities a New York – Quando gli investitori decidono di parcheggiare la loro liquidità vuol dire che non vogliono perdite”.

Da segnalare che i rendimenti Treasury a 10 anno sono scesi nelle nove settimane consecutive terminate lo scorso 18 maggio: si tratta della serie più lunga dal 1998 . L’ultima volta in cui i Treasury guadagnarono per nove settimane di fila fu infatti nel periodo che si concluse il 2 ottobre del 1998, quando gli investitori cercavano disperatamente asset rifugio in un momento caratterizzato dalle flessioni delle valute asiatiche, dal default della Russia sul debito sovrano e dal collasso dell’hedge fund Long-Term Capital Management.

Nel mese di aprile il rialzo segnato dai Treasury è stato pari a +1,5%. si tratta del miglior ritorno su base mensile dal maggio del 2011, stando a quanto risulta dai dati sui bond stilati da Bank of America Merrill Lynch.

MARKET MOVER

-L’attenzione è oggi non solo sulla Spagna, ma anche sull’Italia, dove l’asta dei BTP a cinque e dieci anni ha messo in evidenza un forte rialzo dei tassi di interesse. Reazione immediata sul mercato secondario: sell off di bond italiani e spagnoli e rendimento sui BTP a dieci anni arrivato al 6%.

Giunge tuttavia una notizia confortante, che è riuscita a frenare però solo per poco i sell sulle borse europee e sull’euro. Si tratta della decisione dell’Unione europea di ricapitalizzare le banche europee attingendo al fondo di salvataggio permamente, il Meccanismo Europeo di Stabilità.

– Rischio Spagna, misurato dai credit default swap, tocca il record a 583 punti base.

– Wall Street sconta le perdite di alcuni titoli; tra questi Facebook, che continua a perdere terreno e si attesta a un valore inferiore di circa -25% rispetto al 18 maggio, giorno dell’Ipo flop. Nella sola giornata di ieri -10%. Con una capitalizzazione di mercato di $79,1 miliardi, scambia ora a 29,5 volte gli utili attesi 2014, stimati in $2,69 miliardi. Perché il rapporto price-to-earning si attesti sulla media dei titoli nel Nasdaq, il prezzo dovrebbe calare sui $23, rispetto ai $28 attuali.

Male anche RIM, la nota marca produttrice dei BlackBerry, dopo la notizia che avrebbe richiesto aiuto agli esperti di JPMorgan Chase e RBC Capital Markets per valutare le opzioni strategiche a disposizione. Tra le varie alternative, la formazione di una partnership, la cessione delle licenze dei software e dei prodotti e il cambiamento del modello di business. LinkedIn invece in rialzo dopo che l’analista Mark Mahaney, analista di Citigroup, ha affermato che il titolo potrebbe segnare un rally +25% arrivando al target price atteso, pari a $125.

– Alle 18:20 atteso il discorso del membro del Federal Open Market Committee (FOMC), Presidente della Federal Reserve di Dallas, Richard W. Fisher.

VALUTE E COMMODITIES

In ambito valutario, l’euro sul dollaro a $1,2442 (-0,35%), ai nuovi minimi dal luglio del 2010. La moneta unica perde -0,89% sullo yen a JPY 98,41; dollaro/yen -0,54% a JPY 79,09.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio arretrano dell’1,54%, a quota $89,36 al barile, mentre le quotazioni dell’oro -0,03% A $1.550,60 l’oncia.

Alle 15.03 ora italiana (le 15.03 di New York), i futures sull’indice S&P500 arretrano di 12 punti (-0,90%), a 1.321,50 punti.

I futures sul Nasdaq giĂą di 22,50 punti (-0,88%), a 2.537 punti.

I futures sul Dow Jones scendono di 111 punti (-0,88%), a 12.472 punti.