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Borsa Milano peggiora sul finale, fondo Atlante non convince

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MILANO (WSI) – Inizialmente positiva, Borsa Milano ha pian piano perso fiato e sul finale di seduta l’accelerazione al ribasso si è accentuata con vigore. L’euforia per il piano del governo di sostegno al settore bancario si spegne in fretta e a perdere maggiormente terreno sono proprio due delle big del comparto: Unicredit e Intesa Sanpaolo cedono dai quattro ai cinque percentuali. I trader citano incertezze sulla capacità del fondo ad offrire delle garanzie sufficienti per risolvere l’annoso problema delle sofferenze delle banche.

A Piazza Affari (-1,57%, in netta controtendenza rispetto al resto d’Europa) l’attenzione è sempre rivolta alle banche dopo l’annuncio della creazione del fondo Atlante, nato per aiutare il settore bancario italiano e per gestire le operazioni di aumento di capitale e le 260 miliardi di euro di sofferenze lorde, anche detti non-performing loans (npl). A finanziare il fondo, per cui si prevede una dotazione di 5-7 miliardi saranno le stesse banche e gli operatori del mondo finanziario, in modo che lo Stato non venga coinvolto e l’operazione non assuma i contorni di un aiuto pubblico alle banche italiane, un’opzione che non sarebbe ammessa da Bruxelles.

Sul valutario, il rapporto euro/dollaro è praticamente ingessato, con l’euro che si mantiene attorno a $1,14. Il dollaro guadagna sullo yen, con il rapporto tra le due valute che supera quota JPY 108. Yen in calo anche sull’euro, con la moneta unica che avanza oltre JPY 123.

Sul fronte delle materie prime, le quotazioni del petrolio hanno accelerato al rialzo sulle ali del crescente ottimismo circa un accordo per il congelamento dei livelli di produzione e dopo la notizia dello stop alle esportazioni del Kuwait da tutti i suoi porti, per via delle cattive condizioni meteorologiche. Contratto WTI viaggia sopra $40, mentre il Brent oltrepassa quota $43. Oro giù, intorno a $1.255 l’oncia.

Sul mercato dei titoli di stato, lo spread BTP-Bund attorno a quota 120, con i tassi sui BTP decennali attorno all’1,34% e tassi sui Bund tedeschi a 10 anni  – che ieri erano scesi fino allo 0,07% – attorno allo 0,13%. Il rendimento medio dei titoli della locomotiva economica europea è sceso per la prima volta a quota zero.

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