MILANO (WSI) – Borsa Milano chiude in moderato ribasso una seduta altalenante su cui hanno influito in negativo gli ultimi dati sulle attività commerciali in Cina. Rimane sullo sfondo la trepidazione per l’evento della settimana, che si confermerà market mover per l’azionario azionario europeo e mondiale delle prossime settimane: la riunione della Bce, in calendario dopodomani, giovedì 10 marzo. Gli investitori danno per certi nuovi interventi di politica monetaria espansiva da parte dell’istituto guidato da Mario Draghi. Si scommette sull’espansione del piano di Quantitative Easing e di un nuovo taglio deltasso sui depositi negativi.
Il potenziamento del bazooka monetario della Bce viene considerato condizione sine qua non per risollevare i fondamentali dell’Eurozona, che versano in condizioni di salute alquanto deboli. Il rischio, tuttavia, è che gli investitori possanno avere aspettative troppo alte sulle prossime mosse che saranno annunciate da Draghi.
Piazza Affari riesce a lasciarsi alle spalle le informazioni macroeconomiche che sono arrivate dall’Asia, e che hanno messo pressione sull’azionario mondiale. I dati sulla bilancia commerciale della Cina hanno indicato un crollo delle esportazioni, a febbraio, del 25,4% in dollari Usa, a fronte di un calo delle importazioni del -13,8%. La flessione delle esportazioni è stata la più forte su base annua dal 2009 e la terza maggiore di sempre.
In ripresa sull’indice Ftse Mib le Piazza Affari riparte dopo un avvio di settimana negativo, che ha visto sotto pressione soprattutto le banche con MPS che torna a salire. Altri titoli di altri settori si mettono in evidenza sull’indice benchmark:
- Luxottica in buon rialzo dopo la notizia relativa alla decisione di Delfin Sarl del patron Leonardo Del Vecchio, di acquistare lo scorso 2 marzo 1,51 milioni di azioni Luxottica, per un controvalore di 77,764 milioni di euro
- Saipem maglia nera dell’indice Ftse Mib, sospesa anche per eccesso di ribasso, chiude in calo di quasi -14,56% dopo la notizia dell’uscita dal suo capitale delle banche che avevano curato l’aumento del valore di 3,5 miliardi. Le banche hanno collocato sul mercato 700 milioni di titoli, ovvero il 6,3% del capitale.
- Ferrari oltre +4% mentre è in corso il roadshow per la presentazione del bond da 500 milioni di euro che sarà emesso.
- Banche tengono bene con Pop Milano che figura tra le cinque migliori blue chip di giornata.
Nel settore delle materie prime, che paga le previsioni negative di Goldman Sachs e Citigroup sui minerali e i materiali di base, i prezzi del petrolio scendono. I future sul Brent, tornati ieri a testare quota $40 per la prima volta dagli inizi di dicembre, retrocedono ma limano i ribassi iniziali. Il contratto Brent supera anche la soglia di $41, prima di tornare sotto quota $40, in area $39,93 (vedi grafico sotto), mentre il WTI cede più di tre punti percentuali attestandosi a $36,70 al barile.
Sul valutario, l’euro si riporta sopra $1,10. Dollaro/yen sotto JPY 113.
Quotazioni oro in rialzo attorno a $1.274.
La Borsa di Tokyo ha chiuso in calo -0,76%, mentre Shanghai è precipitata anche di quasi -2% prima di ridurre le perdite in modo significativo e chiudere anzi in lieve rialzo.
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