Ad un’ora e mezza dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa trattano in netto ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio di settimana negativo per l’azionario Usa.
A preoccupare gli investitori continua ad essere il comparto finanziario. Dal meeting di emergenza di Citigroup (C), svoltosi nell’arco del weekend, e’ emersa la possibilita’ di nuove svalutazioni per il colosso bancario americano legate alle perdite nei business piu’ rischiosi come quello dei mutui. Charles Prince e’ stato costretto alle dimissioni da presidente e CEO; al suo posto sono stati nominati Robert Rubin, ex Segretatio del Tesoro Usa, e Win Bischoff, ex capo della divisione europea.
La banca ha annunciato possibili perdite comprese tra gli $8 e gli $11 miliardi. Gli analisti di Goldman Sachs (GS) hanno dichiarato che non ci sarebbe da sorprendersi nel caso di valori piu’ grandi delle stime. Una pioggia di commenti negativi ha colpito l’intero comparto bancario/finanziario in mattinata con downgrade emessi su Merrill Lynch (MER), Bear Sterns (BSC), Credit Suisse (CS), Barclays (BCS).
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Le altre notizie di rilievo del comparto societario comprendono l’accordo raggiunto dalla casa automobilistica Ford (F) con i sindacati UAW circa i piani assicurativi dei dipendenti. PetroChina (PTR) e’ divenuta la maggiore societa’ energetica al mondo in termini di capitalizzazione di mercato dopo il debutto sulla borsa di Shanghai.
Tra le news di M&A, Gramercy (GKK) ha raggiunto un accordo per l’acquisto di American Financial Realty Trust (AFR) tramite il pagamento di un premium del 31% rispetto al prezzo di chiusura di venerdi’. Il colosso alimentare Kraft (KFT) sarebbe vicino alla vendita della divisione dei cereali “Post” a Ralcorp (RAH) per un corrispettivo di $2.8 miliardi.
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L’unico dato in calendario interessera’ il comparto dei servizi. Le attese per l’indice ISM non manifatturiero, che verra’ diffuso alle 16:00 ora italiana, sono per una contrazione a 54 punti dai 54.8 del mese precedente.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio sta ritracciando dai recenti massimi. I futures con consegna dicembre segnano al momento un calo di $1.54 a $94.43 al barile.
Sul valutario, l’euro cede terreno nei confronti del dollaro, ora a quota 1.4431. L’oro arretra di $2.70 a $805.800 all’oncia. In ribasso i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.31%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 12.20 punti (-0.80%) a 1505.40.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -16 punti (-0.72%) a 2207.50.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 105.00 punti (-0.77%) a 13537.00.