A un’ora e mezza dall’apertura delle borse, i contratti sugli indici Usa sono negativi.
A causa della tormentata situazione geopolitica, di un’esplosione (ancora da accertare) in un oleodotto in Nigeria ed di un calo nettamente superiore alle attese delle scorte, il petrolio e’ schizzato in mattinata ad un nuovo record storico di $75.89 al barile. La vicenda sul nucleare, che vede protagonisti l’Iran e le grandi Potenze del mondo occidentale, e gli attacchi in Libano stanno rappresentando un fattore determinante in questi giorni, che sta pesando sul sentiment degli operatori.
Nella sola giornata di ieri, il tecnologico Nasdaq e’ sceso dell’1.81%, il Dow Jones ha registrato una perdita piu’ contenuta ma comunque superiore al punto percentuale. Il continuo aumento del greggio ha il potenziale di incrementare le pressioni inflazionistiche che, accompagnate da un rallentamento economico, potrebbero seriamente danneggiare i risultati aziendali.
Tanto piu’ che le ultime trimestrali si sono rilevate inferiori alle attese degli analisti. Una nota positiva emerge dal gigante delle bibite PepsiCo che ha riportato un aumento degli utili di $1.36 miliardi, ovvero 80 centesimi per azione: le stime degli analisti erano per un EPS di $0.77.
L’agenda economica giornaliera non e’ ricca di appuntamenti. Prima dell’apertura verranno comunicati i dati sul mercato del lavoro con le nuove richieste per sussidi di disoccupazione, alle 20:00 ora italiana sara’ diffuso l’aggiornamento sul budget del tesoro di giugno.
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Sugli altri mercat, sul valutario, l’euro e’ stabile nei confronti del dollaro a quota $1.2696. L’oro avanza di $2.20 a $635.40 all’oncia. In progresso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 5.08%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 e’ in ribasso di 5.20 a 1263.10.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 perde 9.5 punti a 1507.25
Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 46 punti a 11037.