I futures sui principali indici borsistici americani scambiano sotto i livelli di parita’ (vedi quotazioni a fondo pagina). A mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni, dunque, l’apertura si preannuncia negativa. Il Dow Jones e’ destinato a rimanere ancora per un po’ di tempo sotto la soglia psicologica degli 11000 punti.
Il calendario macro odierno e’ abbastanza scarno, ma piu’ di un esponente della Federal Reserve interverra’. L’unica pubblicazione del governo riguarda la lettura del credito al consumo di febbraio, prevista alle 21 italiane. Le cifre dovrebbero mostrare un calo di $1 miliardo dopo il rialzo di $5 miliardi di gennaio. Alle 16:30 verranno invece rese noti i dati sulle scorte di petrolio settimanali.
Nell’arco di due ore si svolgeranno tre interventi di altrettanti esponenti della Banca Centrale Usa, a cominciare dal numero uno della Fed di New York Fed William Dudley, alle 18:15 italiane. Alle 13 italiane sara’ quindi la volta del presidente della Fed Ben Bernanke, mentre un’ora dopo prendera’ la parola il “falco” e numero uno della Fed di Kansas City Thomas Hoenig.
All’interno della sfera societaria, fari puntati su Goldman Sachs, con la banca d’affari che in una lettera agli investitori dovrebbe rendere noto di non aver messo i propri interessi davanti a quelli dei suoi clienti.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, la societa’ neyorchese ha ribadito di non aver scommesso contro i propri clienti, servendosi di posizioni short prima che il mercato immobiliare residenziale collassasse.
Daimler, Nissan e Renault nel frattempo hanno annunciato un’alleanza sulle auto di piccola cilindrata, che prevede l’acquisto di una quota di minoranza da parte di ognuna delle parti coinvolte.
In ambito di conti, Monsanto non ha centrato le attese. Il secondo trimestre fiscale si e’ chiuso con un utile di $0.03 peggiore delle previsioni, mentre il fatturato e’ sceso del 3.6% anno su anno, attestandosi a $3.89 miliardi a fronte dei $3.93 previsti dal consensus. Oggi sono attese inoltre le trimestrali di Family Dollar e dopo la chiusura dei mercati di Bed Bath and Beyond.
Sul fronte M&A l’australiana Macarthur Coal ha respinto un’offerta da $3.27 miliardi messa sul piatto dall’azienda mineraria statunitense Peabody Energy, con gli analisti che ritengono che ora Peabody dovra’ alzare l’offerta di circa il 10% se vorra’ avere successo.
Sugli altri mercati, il differenziale tra bund tedeschi e bond greci rimane in prossimita’ dei massimi storici toccati ieri di 402.5. Nel comparto energetico le quotazioni del greggio cedono terreno. I futures con consegna maggio retrocedono di $0.56 attestandosi a quota $86.28 al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3338 (-0.16%). L’oro guadagna $1.80 in area $1137.80 l’oncia. In progresso i titoli di stato, il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.9400% dal 3.9680% della chisura di ieri.
Sugli altri mercati, il differenziale tra bund tedeschi e bond greci rimane in prossimita’ dei massimi storici toccati ieri di 402.5. Nel comparto energetico le quotazioni del greggio cedono terreno. I futures con consegna maggio retrocedono di $0.71 attestandosi a quota $86.13 al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3341 (-0.44%). L’oro guadagna $0.90 in area $1136.90 l’oncia. In lieve progresso i titoli di stato, il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.9600% dal 3.9680% della chisura di ieri.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 arretra di 4.30 punti (-0.36%) a 1181.50.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna un ribasso di 4.50 punti a 1974.25 (-0.23%).
Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in calo di 28 punti (-0.26%) a 10885.