Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni a New York, si preannuncia una seduta fiacca a Wall Street con gli investitori che aggiustano le posizioni in vista dell’anno nuovo. La borsa Usa cerchera’ di chiudere in bellezza un mese che e’ stato sinora il miglior dicembre dal 1991, mentre nel 2010 per ora i guadagni accumulati sono pari al 13%.
In Europa si respira invece un’altra aria, non certo di festa. L’anno si e’ chiuso male con l’indice STOXX 50 che ha lasciato sul campo lo 0,24%, il paniere londinese FTSE 100 ha perso l’1,19%, il CAC 40 francese pure, la borsa tedesca era chiusa e Piazza Affari cede l’1,45%. Tra i settori il migliore del 2010 e’ stato l’auto. Penalizzata dalla crisi del debito sovrano, Milano ha perso il 13% da inizio anno, la Spagna – chiusa quest’oggi cosi’ come la Svizzera – ha bruciato il 17%.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna febbraio sono in calo dello 0,37% a quota $89,51 il barile. I contratti analoghi sull’oro guadagnano ancora terreno (+0,53% a $1.413,4 l’oncia). Sul fronte valutario il Dollar Index scivola dello 0,5%, mentre l’euro e’ in rialzo dello 0,5% sul biglietto verde a quota $1,337. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale vale il 3,33% in calo di 3,8 punti base.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 arretra di 3,3 punti (-0,26%) a quota 1.251.2.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 cede 1,5 punti (-0,07%) in area 2.223.
Il contratto sull’indice Dow Jones scende di 29 punti a quota 11.493 (-0,25%).