New York – Futures sui principali indici azionari Usa ancora in rialzo (vedi valori a fondo pagina), dopo la pubblicazione dell’indice S&P/Case-Shiller, che misura la performance dei prezzi delle abitazioni nelle 20 principali aree metropolitane. In realtà il dato è sceso, ma si è confermato lievemente meglio delle stime (-2,6% su base annua contro -2,8% atteso). Attesa a questo punto per la fiducia dei consumatori, che sarà resa nota alle 16 ora italiana: le stime parlano di un valore a quota 69, rispetto ai 69,2 di aprile. Euro invariato a $1,2533.
Lo S&P 500 è atteso dunque in ripresa. Da segnalare che l’indice ha guadagnato la scorsa settimana l’1,7%, grazie alle valutazioni più basse da novembre, che hanno convinto gli investitori a riposizionarsi sul mercato Usa. Lo S&P 500 ha perso comunque il 5,7% nel mese di maggio e si appresta a chiudere il mese peggiore dallo scorso settembre, sulla scia delle preoccupazioni sul rallentamento della crescita economica globale e per la possibilità che la Grecia lasci l’Eurozona.
Occhio sempre al trend dei mercati europei influenzato negativamente dai timori sul futuro della Spagna, dopo i pessimi dati che sono arrivati dal fronte economico del paese. L’attenzione rimane poi sul caso Bankia, terza banca della penisola iberica, che punta a ricevere nuovi fondi per la propria ricapitalizzazione. Gli investitori guardano in generale con timore al rialzo dei tassi sui titoli di stato spagnoli a 10 anni, che si avvicinano alla soglia limite del 7%, e anche all’ultima asta italiana, che ha messo in evidenza un aumento dei rendimenti sui Bot a sei mesi al di sopra della soglia del 2%.
Detto questo, Wall Street si sente rassicurata da quanto detto al Wall Street Journal da un’alta carica della Federal Reserve: gli Stati Uniti, ha precisato il funzionario, potrebbero infatti sopportare un eventuale ulteriore deterioramento della situazione in Europa.
OUTLOOK ANALISTI SU S&P 500
Alcuni analisti iniziano però già a formulare previsioni sul futuro andamento dello S&P 500, nel caso in cui la Grecia lasciasse l’Eurozona. Secondo gli esperti di Credit Suisse, se tale scenario si concretizzasse, lo S&P scenderebbe inizialmente fino a quota 1.200 punti; una “risposta aggressiva” da parte delle autorità potrebbe però riportarlo successivamente a guadagnare il 20%. Se invece si dovesse verificare un crack dell’intera Eurozona, l’indice scivolerebbe fino a 950 punti.
ATTESA PER DUE APPUNTAMENTI CRUCIALI
Sull’azionario Usa, si scommette sul miglioramento dei dati economici americani: i riflettori sono soprattutto sulla pubblicazione, venerdì 1° giugno, del rapporto sull’occupazione di maggio. Successivamente, un altro appuntamento cruciale in calendario è la riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve , i prossimi 19 e 20 giugno. “la riunione potrebbe essere l’ultima opportunità per la Fed di annunciare ulteriori manovre di quantitative easing, prima della fine delle campagne elettorali per le elezioni di novembre”, ha scritto in una nota ai clienti David Morrison, strategist senior dei mercati presso GFT Markets.
GIUDIZI NEGATIVI SU JPM, GS, MS E CITI
Guy Moszkowski, analista di Bank of America Merrill Lynch, ha tagliato le stime sui profitti dei grandi colossi bancari di Wall Street, relativi al secondo trimestre dell’anno. “I timori macro continuano a pesare”, ha detto, nel motivare la propria scelta. Il target sull’utile per azione del secondo trimestre di Goldman Sachs è stato tagliato dai precedenti $2,47 a $1,15; nel caso di JP Morgan, le previsioni sono ora di un utile per azione di 61 centesimi, contro i 67 centesimi precedentemente attesi. Morgan Stanley: in questo caso outlook tagliato di 10 centesimi per azione a 38 centesimi per azione; riguardo infine a Citigroup, BofA prevede un utile per azione di 94 centesimi, inferiore a $1,03 precedentemente attesi.
STORIE SOCIETARIE
Sul fronte aziendale, in forte rialzo fino a +26% il titolo Opera Software, sulle voci secondo cui il colosso dei social network Facebook, starebbe discutendo sulla possibilità di acquistare la società, per sfruttare la tecnologia del suo software nei dispositivi mobili.
VALUTE E MATERIE PRIME
In ambito valutario, l’euro sul dollaro a $1,2547 (+0,06%). La moneta unica sale sullo yen, con +0,12% a JPY 99,76, mentre il rapporto dollaro/yen è anch’esso poco mosso con +0,05% a JPY 79,50.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio avanzano dello 0,42%, a quota $91,24 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.577,70 l’oncia (+0,41%).
Alle 15.15 ora italiana (le 9.15 di New York), i futures sull’indice S&P500 avanzano di 7,25 punti (+0,55%), a 1.322,25.
I futures sul Nasdaq salgono di 16,50 punti (+0,65%), a quota 2.541 punti.
I futures sul Dow Jones avanzano di 69 punti (+0,56%), a 12.498 punti.
Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in flessione all’1,728%.