Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano in territorio negativo, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un avvio all’insegna delle vendite.
Le perdite si sono intensificate dopo gli ultimi dati pubblicati dal National Federation of Independent Business, che hanno mostrato un aumento del pessimismo sul futuro, in particolare da parte dei proprietari delle PMI.
Inoltre il Dipartimento del Lavoro ha annunciato che la produttivita’ non agricola e’ scesa per la prima volta in un anno e mezzo nel secondo trimestre. Gli economisti si aspettavano di meglio. Delude il costo unitario del lavoro.
Ma tutto si decidera’ con ogni probabilita’ nel primo pomeriggio italiano, quando la Fed annuncera’ l’esito della riunione di politica monetaria. A Wall Street domina il nervosismo in vista dell’annuncio del comitato di politica monetaria, dopo che gli ultimi dati macroeconomici provenienti dalla Cina hanno depresso il morale degli investitori. Pechino a registrato un balzo a sorpresa del surplus della bilancia commerciale dovuto ad una brusca frenata delle importazioni in luglio.
IL FOMC della banca centrale si riunisce oggi per prendere una decisione in materia di tassi di interesse e di politica monetaria. Se da un lato il costo del denaro dovrebbe essere mantenuto invariato in prossimita’ dello zero, si attende qualche cambiamento in fatto di misure straordinare di sostegno dell’economia.
In particolare dopo che gli ultimi dati hanno evidenziato un rallentamento della ripresa della maggiore economia mondiale, alimentando i timori che il Paese possa cadere in una seconda fase di recessione. Dopo l’accelerazione sostenuta del Pil nell’ultimo trimestre del 2009 i primi sei mesi del 2010 non sono stati altrettanto positivi.
La crescita dell’economia e’ stata del 2.4% nel secondo trimestre e le pressioni sui banchieri centrali sono aumentate. Tuttavia il mercato non da’ piu’ scontato che la Fed agisca, ad esempio comprando titoli di stato, mentre dovrebbe almeno esserci un cambiamento nel linguaggio utilizzato.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre arretrano dello 0.51% a $80.16. Il derivato con scadenza agosto dell’oro arretra di $1.32 a $1196.50. Sul valutario l’euro cede lo 0.76% a quota $1.3120. Quanto ai Treasury i prezzi del benchmark decennale sono in marginale progresso, con il rendimento che scende di 2 punti base al 2.81%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 segna un ribasso di 11 punti a 1114.60 (-0.98%).
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 registra un calo di 16.75 punti a quota 1897 (-0.88%)
Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 96 punti a quota 10570 (-0.9%).