New York – Dopo i rialzi registrati dai principali listini asiatici ed europei, i futures Usa (vedi valori a fondo pagina) indicano che Wall Street è pronta ad iniziare la settimana con il segno più. Primi segnali che i sell degli ultimi giorni, che hanno portato l’indice S&P500 prossimo ai minimi da un anno, potrebbero essere giunti al termine.
Nel premercato balzo dei titoli bancari, quali Bank of America, Morgan Stanley e Citigroup, di oltre il punto e mezzo percentuale.
Tra i dati macro, l’Empire State manufacturing survey, indice che monitora l’andamento del settore manifatturiero dell’area di New York, ha registrato un’altra variazione negativa, -7,72 ad agosto, rispetto a -3,76 a luglio. Alle 16:00 verrà invece fornito un indicatore sullo stato di salute del mercato immobiliare.
Nel fronte societario, Lowe’s Cos Inc ha registrato vendite nel trimestre inferiori alle attese e pertanto ha ridotto, per la seconda volta in tre mesi, le stime per i risultati annuali. Sotto la lente anche Estee Lauder Cos Inc, Sysco Corp e Agilent Technologies Inc.
“Nelle ultime settimane abbiamo assistito a una fase turbolenta del mercato”, ha detto a Bloomberg Veronika Pechlaner, fund manager per Ashburton Ltd. “Abbiamo assistito a delle vendite e dei rimbalzi repentini verso la fine della settimana. La vera domanda è, dove andremo adesso?”.
Rialzi contenuti in Europa, con l’azionario della regione che attende maggiori segnali da parte dell’incontro Francia-Germania (Sarkozy-Merkel) previsto per domani, nella quale si discuterà sulla crisi finanziaria in corso in Europa. In giornata, un portavoce del governo tedesco, ha precisato che i due leaders non discuteranno sugli eurobond.
Tra le commodities, l’oro continua a indebolirsi a causa di una rinnovata fiducia sull’economia globale, sostenuta in giornata dai dati del Pil del Giappone (negativi ma migliori delle aspettative). Ne beneficiano i metalli industriali e altri asset ciclici. Tuttavia, seppur in fase di ripresa, la fiducia non è ancora completamente ripristinata. Tra le principali commodities: Wti ($84,82, -0,66%), Brent ($107,87, -0,15%), oro ($1.738,8, -0,22%), argento ($39,025, -0,23%) e rame ($3,995, -0,42%).
“Questa settimana potrebbe rivelarsi relativamente calma, dopo le forti turbolenze degli scorsi giorni”, ha detto a Reuters Eugen Weinberg, a capo della ricerca commodities per Commerzbank a Francoforte. “Tuttavia, è ancora troppo presto per dire che questo è l’andamento che il mercato seguirà”.
Nel valutario vediamo la moneta unica rafforzarsi sul biglietto verde, a $1,4312 (+0,37%). Dollaro sullo yen a ¥76,80 (-0,1%). Divisa nipponica sull’euro a ¥109,96 (+0,3%). Il franco svizzero recupera parte del deprezzamento subito in giornata contro euro e dollaro, ora rispettivamente a CHF1,1306 (+1,24%) e a CHF0,7902 (+0,92%).
I futures sull’indice S&P500 vedono un rialzo di 6,5 punti (+0,55%) a 1.183,25 punti.
Il Nasdaq 100 vede un aumento di 6,5 punti (+0,3%) a 2.184 punti.
I futures sul Dow guadagnano 54 punti (+0,48%) a 11.304 punti.