Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano in territorio negativo, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un avvio all’insegna delle vendite.
Gli operatori hanno iniziato a digerire la decisione arrivata ieri da parte della Fed di ricomprare titoli di stato a lunga scadenza con l’intento di risollevare l’economia. La banca centrale Usa ha inoltre comunicato di aver mantenuto tassi di interesse vicini allo zero “per un periodo prolungato di tempo”. Nuovi timori su quella americana si stanno facendo sentire sui derivati mentre scivolano le materie prime, il dollaro sirafforza nei confronti delle principali valute e i Treasury corrono.
Sul fronte macro, tra mezz’ora e’ atteso il dato sulla bilancia commerciale, alle 16:30 ora italiana tocchera’ alle scorte di petrolio mentre alle 20:00 sara’ la volta del bilancio del Tesoro. Nel frattempo le richieste per prestiti immobiliari sono salite per la seconda settimana consecutiva (+0,6%)nella prima settimana di agosto mentre i tassi sul trentennale sono scesi al 4.57%, minimi di 20 anni.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre cedono $1.08 a $79.17. Il derivato con scadenza agosto dell’oro avanza di $1.60 a $1199.60. Sul valutario l’euro scivola dell’1.24% a quota $1.3013. Quanto ai Treasury i prezzi del benchmark decennale salgono, con il rendimento che scende al 2.72 dal 2.7810% di ieri.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 segna un ribasso di 16.50 punti a 1103.20 (-1.47%).
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 registra un calo di 28.5 punti a 1868 (-1.50%)
Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 132 punti a quota 10486 (-1.24%).