MILANO – I rialzi segnati da Wall Street , dall’azionario asiatico in generale e dalla borsa di Tokyo non hanno entusiasmato più di tanto le borse europee, che hanno scelto la prudenza fin dalle prime ore delle contrattazioni, in attesa dell’asta portoghese.
In attesa di Wall Street, Milano incrementa però i rialzi salendo dello 0,73%. Giù invece Londra (-0,33%) e Madrid (-0,15%), mentre salgono Francoforte (+0,61%) e Parigi (+0,33%).
L’attenzione è rivolta alla stessa asta portoghese , che non si è rivelata affatto confortante, in quanto ha segnalato un nuovo aumento dei rendimenti. Il mercato dei titoli di stato anche prima del risultato dell’asta ha dato segnali di alta tensione, con i rendimenti decennali italiani saliti oltre il 5% per la prima volta in due anni e i nuovi record dei rendimenti decennali portoghesi.
Il problema Piigs frenato così gli acquisti sull’azionario europeo, mentre i futures sugli indici Usa sono cautamente positivi.
Tornando al Ftse Mib, molte sono le frecce verdi all’interno del listino. Tra i migliori Lottomatica (+2,39%), Pirelli (+2,30%) dopo la pubblicazione dei conti nella giornata di ieri e il giudizio positivo arrivato da Mediobanca, che ha premiato il titolo aumentando il rating da “nentral” a “outperfom”.
Riflettori puntati anche oggi sull’evoluzione dei titoli della famiglia Ligresti. Ieri i Ligresti hanno incontrato infatti gli esponenti di Groupama per valutare altre opzioni alternative all’Opa su Fonsai e Premafin che secondo la Consob Groupama dovrebbe lanciare. Il titolo Fonsai sale dell’1,48%.
Altri titoli interessanti sono Autogrill, in crescita dell’1,07% dopo i conti di ieri. Recupera Telecom (+0,35%), dopo che Jpm ha ridotto il rating a underweight. Da segnalare le ultime indiscrezioni sugli scambi ai vertici della società, secondo cui Bernabé dovrebbe accettare la carica di presidente esecutivo e essere affiancato da due amministratori delegati. Sul Ftse Mib il titolo peggiore si conferma Atlantia (-1,09%).
Ieri i mercati azionari Usa aveva guardato con favore soprattutto alla performance al ribasso dei futures con scadenza ad aprile del petrolio WTI: ma è vero che le opinioni degli esperti parlano di un target fino a $147 e che le tensioni geopolitiche la fanno da padrona. Oggi il Wti è in rialzo a $113,44 al barile, salendo dello 0,34%, mentre il Brent cede lo 0,26% a 104,75.
Sul fronte valutario l’euro rimane sotto pressione, torna a rialzare la testa sui mercati newyorchesi a 1,3917.
Alle 12:45 (le 6:30 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 sale di 2,90 punti (+0,22%), a quota 1.323 punti.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 sale di 2 punti (+0,09%) a 2.335,75 punti.
Il contratto sull’indice Dow Jones avanza di 30 punti a quota 12.229. (+0,29%).