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Wall Street si ritira nel finale, chiusura poco mossa

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NEW YORK (WSI) – Wall Street  chiude la seduta all’insegna della cautela, dopo essersi mossa in territorio positivo per quasi tutta la seduta. Il passo indietro dei mercati Usa e’ in parte dovuto al nuovo calo del petrolio.

Nel finale il Dow sale dello 0,04% a 17.490 punti, il Nasdaq segna +0,03% a 4.986 punti mentre lo S&P 500 scivola dello 0,16%.

Come gia’ dimostrato ieri, gli investitori americani non si fanno condizionare più’ di tanto dagli attacchi terroristici che hanno colpito Parigi venerdi’ scorso. Non sembra infatti che essi possano avere un impatto economico sugli Usa. Lo ha detto in mattinata il consigliere economico alla Casa Bianca, Jason Furman, durante una conferenza del Wall Street Journal e lo ha spiegato ai microfoni di Cnbc anche l’economista Nouriel Roubini.

Secondo quest’ultimo in particolare l’economia dell’Eurozona potrebbe addirittura accelerare se la Banca centrale europea aumentera’ le sue misure di stimolo a fine anno, quando la Federal Reserve dovrebbe invece stringere la cinghia.

Sul versante macro, la produzione industriale degli Stati Uniti e’ calata in ottobre dello 0,2% mentre il tasso di utilizzo degli impianti si e’ attestato al 77,5%. Il dato riportato dalla Federal Reserve e’ peggiore delle attese degli analisti che si attendevano un rialzo dello 0,1%. Nel mese la produzione manifatturiera e’ salita dello 0,4%, quella delle utilities e’ scesa del 2,5% mentre l’output minerario e’ calato dell’1,5%.

In ambito societario, sono stati resi noti i conti trimestrali della catena di magazzini all’ingrosso Wal-Mart, che si sono rivelati migliori delle attese.

Tra le materie prime, al greggio non riesce la rimonta, ma il settore dei petroliferi è favorito dalla seconda serie di raid aerei in due giorni della Francia contro l’ISIS in Siria.

All’indomani di un rally del 2,5%, il petrolio ha chiuso la seduta al Nymex in calo. Il contratto a dicembre ha ceduto 1,07 dollari, il 2,6%, a 40,67 dollari al barile. Si tratta di minimi dello scorso agosto. Gli investitori aspettano il dato sulle scorte settimanali di petrolio in Usa in arrivo domani.

Sul valutario, il dollaro sale ai massimi di sette mesi sull’euro. La moneta unica vale 1,0673 dollari (-0,12%).

Dopo essersi rafforzati anche sulla scia degli attacchi terroristici che venerdi’ scorso hanno colpito Parigi, i Treasury tornano a essere venduti. Se per i titoli di stato americano la scorsa era stata la prima settimana in rialzo su cinque, ora gli investitori tornano sull’attenti anche perche’ si continua a temere un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve a dicembre. Il decennale vede rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – salire al 2,3028% dal 2,273% di ieri. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,1475%