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Futures Usa ritracciano, trader pronti a un’ondata massiccia di sell

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Quando manca poco piu’ di mezz’ora all’avvio delle contrattazioni a Wall Street, i derivati sui principali indici di borsa americani (vedi quotazioni a fondo pagina) viaggiano sotto la parita’, preannunciando una partenza in rosso per i listini, in una giornata caratterizzata ovunque dall’aumento dei timori sul destino della Libia.

Si profila dunque una giornata difficile per Wall Street, che riapre oggi i battenti dopo che per gli altri mercati ieri e’ stata una giornata di tensione, con le rivolte in piu’ paesi mediorientali e in particolare la Libia – uno dei principali paesi produttori di greggio – che hanno innervosito i mercati. Tutti gli occhi sono sulla decisione che prendera’ il leader libico Gheddafi.

“Abbiamo attraversato un periodo economico dove ogni cosa si e’ basata sul principio dei tassi di interesse su livelli di prezzo bassi per sempre, ma quando hai qualcosa come quello che sta succedendo nella regione settentrionale africana (e mediorientale), ecco che immediatamente torna ad affacciarsi il nervosismo, che continuera’ a crescere”, ha detto a Marketwatch Steen Jakobsen, chief investment officer di Limus Capital.

Sul fronte macro, attesa alle 15 italiane la pubblicazione dell’indice Case-Shiller dei prezzi delle case e della fiducia dei consumatori di febbraio, un’ora piu’ tardi.

“Forse per gli Stati Uniti si presenteranno delle opportunita’ a livello tecnico, il fattore piu’ importante e’ l’incertezza. Dovrebbe spingere gli investitori a stare piu’ sulla difensiva e nel frattempo aumentare la volatilita’”, ha aggiunto Jakobsen.

Venerdi’ il Dow Jones ha chiuso sui livelli piu’ alti dal 5 giugno 2008, e anche Nasdaq 100 e S&P 500 hanno aggiornato massimi plurienalli. Diverse aziende riporteranno i conti oggi. I risultati fiscali di Wal-Mart Stores sono stati contrastanti e i titoli cedono oltre l’1%. Home Depot ha chiuso il trimestre con profitti pari a 36 centesimi per azione nel quarto triemstre, in rialzo rispetto ai 20 cents per azione di un anno prima.

Sugli altri mercati i prezzi del petrolio sono schizzati al rialzo in area $96, prima di ritornare intorno ai $92 al barile. Eni, tra le societa’ straniere principalmente attive in Libia, cede l’8% nel preborsa newyorchese. I futures con scadenza marzo del petrolio segnano un rialzo del 7,29% a $92,48 il barile. I contratti con scadenza aprile dell’oro guadagnano lo 0,84% a $1.400,20 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro scivola dello 0,09% a $1,3667. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,52%, in ribasso di 6,2 punti base.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scende di 15,5 punti (-1,15%) a quota 1.326,7.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 cede 32,25 punti (-1,35%) in area 2.362,75.

Il contratto sull’indice Dow Jones scende di 84 punti a quota 12.291 (-0,68%).