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Wall Street euforica: nel finale Dow +308 punti

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NEW YORK (WSI) – Chiusura in forte rialzo per la Borsa Usa dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro, che hanno mostrato un andamento superiore alle stime. Nel finale, il Dow aggiunge +308 punti (+2,12% a 17.848 punto). Rimbalzo del 2,07% sia per lo S&P 500 che per il Nasdaq che raggiungono rispettivamente 2.092 punti e 5.142 punti.

Nel mese di novembre il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti e’ rimasto stabile al 5% a novembre ai livelli piu’ bassi dall’aprile 2008.

Nello stesso mese sono stati creati 211mila posti di lavoro, oltre i 200mila nuovi impieghi attesi dagli analisti. Il governo ha anche rivisto al rialzo i dati di settembre e ottobre sugli impieghi creati aggiungendo complessivamente 25mila unita’. Cio’ significa che quest’anno in media l’economia americana ha creato in media 210.000 posti al mese, sotto i 260.000 dello scorso anno ma comunque sufficienti per dimostrare la tonicita’ del mercato del lavoro.

L’azionario Usa, che viene dalla seduta peggiore in oltre due mesi, complice la delusione per la riunione della Bce, oggi proverà a rimbalzare.

Sempre sul fronte macro, il deficit della bilancia commerciale statunitense si allarga a ottobre, complice il calo delle esportazioni. Lo comunica il dipartimento del Commercio Usa precisando che il disavanzo si e’ attestato a 43,9 miliardi di dollari a fronte dei 40,5 miliardi attesi dagli analisti. Il dato di settembre e’ stato rivisto a 42,46 miliardi da 40,81 miliardi di dollari. L’export e’ sceso dell’1,4%, l’import dello 0,6%.

Il rialzo dei tassi di interesse, intanto, viene praticamente dato per scontato dai mercati dopo che gli investitori hanno ascoltato l’intervento di Janet Yellen al Congresso. La numero uno della banca centrale ha espresso ottimismo sulla prima economia al mondo, sottolineando che se si renderà conto di apportare conseguenze negative con la prima stretta monetaria in quasi un decennio.

Questo spiega perche’ i rendimenti dei Treasury a due anni – i piu’ sensibili a un cambiamento della politica monetaria Usa – abbiano corso piu’ degli altri subito dopo la diffusione del rapporto sull’occupazione. La corsa dei rendimenti ha attratto gli investitori, intenzionati ad approfittare dei prezzi bassi e contribuendo cosi’ a dare un po’ di sollievo al reddito fisso. Il decennale vede rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – al 2,301% dal 2,328% di ieri. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,2162%

Sul valutario l’euro resta solidamente ancorato sotto 1,09. Al momento la moneta unica si attesta a 1,088 dollari dopo il balzo della vigilia (1,0884 ieri in chiusura). L’euro vale inoltre 133,76 yen (130,55) mentre il dollaro/yen si attesta a 122,82 (123,08).

Tra le materie prime, cambio di marcia per il petrolio, che torna a scendere a passo veloce dopo che l’Opec ha alzato il target di barili prodotti al giorno di 1,5 milioni a quota 31,5 milioni. Lo ha riferito a Bloomberg un delegato del cartello dei 12 maggiori esportatori di petrolio ai margini della riunione dell’Opec a Vienna. Al Nymex, il contratto a gennaio a registrato un calo del 2,7%, 1,11 dollari, a quota 39,97 dollari al barile.