ROMA (WSI) – Chiusura in calo per Wall Street, sulla scia del calo dei prezzi del petrolio, che ha lasciato sul terreno quasi il 3%. Nel finale, il Dow Jones ha perso lo 0,16% a 17.897b punti, lo S&P 500 ha segnato una flessione dello 0,10% a 2.080 punti. Segno meno anche per il Nasdaq, in calo dello 0,16% a 4.938 punti.
Gli investitori guardano gia’ alla settimana prossima, quando la stagione delle trimestrali entrera’ nel vivo con le ultime banche e i colossi industriali, e quando arriveranno importanti notizie macroeconomiche, soprattutto dal fronte immobiliare.
Gli investitori americani soppesano le notizie in arrivo dal fronte macroeconomico: la produzione industriale degli Stati Uniti in marzo e’ calata molto piu’ delle stime e per la sesta volta in sette mesi.
Il petrolio ha chiuso la sessione in negativo per il secondo giorno di fila. Il contratto con scadenza a maggio al Nymex ha ceduto il 2,75% a 40,36 dollari al barile. Facendo riferimento all’andamento settimanale, il greggio ha chiuso con un rialzo dell’1,6%.
A tenere sotto pressione il contratto, da una parte ci sono le attese per il meeting di Doha, in Qatar, previsto per domenica e durante il quale si discutera’ di una eventuale riduzione della produzione per sostenere i prezzi. Secondo diversi analisti infatti, anche se dovessero decidere di tagliare la produzione, la mossa non darebbe una risposta immediata alle difficolta’ creata dall’eccesso di scorte a livello globale.
La decisione di questo fine settimana sarebbe la prima presa in accordo tra tutti i Paesi Ope e non Opec in 15 anni. A far pareggiare per poco tempo le perdite e’ stato il rapporto pubblicato dal gruppo di servizi petroliferi Baker Hughes sulle trivelle attive in Usa: la scorsa settimana sono scese di tre unita’ a quota 351. In questo momento ci sono 73% di trivelle attive in meno rispetto al picco dell’ottobre 2014, quando erano 1.609.
Focus sugli utili del colosso bancario Citigroup, che sono scesi, ma hanno battuto le attese del consensus. La banca newyorchese ha riportato nel primo trimestre del 2016 utili per $3,5 miliardi, o $1,10 per azione, contro gli utili di $4,77 miliardi, o $1,51 per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Il calo degli utili è stato del 27%.
In flessione anche il fatturato, che ha segnato -11%, a $17,56 miliardi contro i $19,74 dello stesso trimestre dell’anno precedente. Ma anche in questo caso il risultato ha battuto le stime, visto che gli analisti avevano previsto un valore a $17,46 miliardi.
Sul valutario, l’euro sale +0,16% a $1,1286, mentre il dollaro cede -0,50% sullo yen.
Oro in lieve rialzo a $1.230 l’oncia circa.