Le discussioni tra Stati Uniti, Unione europea, India e Brasile, i quattro principali attori del ciclo dei negoziati di Doha nell’ambito del Wto (organizzazione mondiale per il commercio, ndr) per la liberalizzazione degli scambi commerciali a livello mondiale, svoltasi nei giorni scorsi a Bruxelles, “sono state produttive” e hanno riguardato le principali questioni al centro dei negoziati, con particolare focus sull’agricoltura. Lo afferma una nota stampa congiunta del gruppo dei quattro, al termine della due giorni di discussione sul rilancio del Doha Round.
Usa, Ue, India e Brasile hanno deciso un nuovo incontro per il prossimo mese. “Restiamo impegnati e speranzosi che i nostri sforzi, insieme al lavoro che si sta facendo a livello multilaterale in Ginevra, possa portare a una conclusione positiva del ciclo di negoziati entro la fine dell’anno”, afferma la nota firmata dal ministro brasiliano Celso Amorin, dal commissario Ue al Commercio estero, Peter Mandelson, dal ministro indiano, Kamal Nath, e dall’ambasciatore Usa, Susan C. Schwab.
Intanto L’Italia cercherà di ottenere una proroga delle quote sul tessile con la Cina in scadenza a fine anno. Lo ha dichiarato ieri a Bruxelles il ministro per il Commercio internazionale e per le Politiche europee, Emma Bonino, ammettendo comunque che sarà difficile arrivare a un accordo in questo senso. Come è noto, le quote scadono il prossimo dicembre per i Paesi europei, a differenza di Paesi come gli Stati Uniti, che saranno invece protetti dalle quote fino alla fine dell’anno prossimo.
“Il Governo italiano conosce la questione, c’è una differenza di date”, ha detto il ministro rispondendo a una domanda nel corso di un incontro organizzato dall’European Policy Centre. “Abbiamo già discusso la cosa con la nostra industria tessile – conclude – e naturalmente non è facile convincere la Cina ad accettare di dare a tutti la stessa scadenza, perché i negoziati hanno portato a questo risultato e questa è la regola. Ma noi ci proveremo comunque”.
d. r.