I prezzi di gas ed energia diminuiranno nei prossimi mesi, ma sono destinati a rimanere persistentemente superiori alla media a 5 anni. Questo lo scenario base tracciato dagli analisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo secondo cui la volatilità resta una minaccia mentre procede la transizione verso fonti energetiche più pulite.
Una crisi energetica mondiale senza precedenti è esplosa nel 2021 per una lunga serie di cause: dalla globalizzazione nei mercati del gas ad una forte ripresa post-pandemia e scarsità di materie prime fino a conflitti fra vari obbiettivi politici e geopolitici, cambiamenti climatici, condizioni metereologiche inusuali o eccezionali.
In Europa, la volatilità dei prezzi e la vulnerabilità dei sistemi energetici sono imputabili ad una più ampia dipendenza dalle importazioni di carburanti fossili, come il calo strutturale nella produzione domestica di gas; la dismissione delle centrali nucleari in Germania e la transizione verde ed un mercato efficiente per i diritti di emissione.
Secondo le analisi degli economisti di Intesa Sanpaolo, ipotizzando che la crisi fra Russia e Ucraina non causi gravi interruzioni dei flussi, i mercati di gas ed energia dovrebbero gradualmente tornare verso l’equilibrio: l’offerta dovrebbe aumentare, la distruzione di domanda dovrebbe continuare.
Gas ed energia, quali prospettive per le aziende
Gli esperti di Intesa Sanpaolo ricordano che il sistema energetico in Italia è caratterizzato da una maggiore dipendenza dal gas naturale e da maggiori oneri di sistema rispetto ad altri competitor europei. Le aziende italiane potrebbero quindi subire una perdita di competitività sui mercati internazionali e una erosione dei margini se, come probabile, non fosse possibile passare a valle i recenti rialzi della componente energia.
Le Autorità stanno elaborando misure di mitigazione. Ad esempio, l’Autorità di Regolazione di Energia, Reti e Ambiente (ARERA), con la delibera del 31/01/2022 «Disposizioni urgenti in materia di componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali del settore elettrico per il I trimestre 2022», accoglie quanto contenuto nel Decreto SostegniTer e introduce il taglio degli oneri per imprese con potenza pari o superiore a 16,5 kilowatt.