Oggi i future europei sul gas naturale sono scesi al minimo da un mese, ampliando i loro ribassi dopo la notizia che l’Unione Europea intende varare misure per abbassare i prezzi dell’energia, in vista di un’incombente crisi energetica invernale.
Il contratto TTF olandese del primo mese, che funge da punto di riferimento per l’Europa nord-occidentale, è sceso del 5,1% a 201,00 euro al megawattora, rimbalzando leggermente dal minimo di un mese di 196,05 EUR/MWh che ha colpito in apertura.
I future TTF sono ora in calo di oltre il 40% rispetto al picco del mese scorso, nonostante la Russia abbia confermato che vuole chiudere tutte le forniture di energia all’Europa nel prossimo inverno. Anche i prezzi di riferimento dell’energia elettrica sono in calo: i future del carico di base del quarto trimestre per la Germania sono scesi da oltre 1.000 EUR/MWh dal picco di agosto, per chiudere a 635 EUR/MWh, mentre il carico di base per l’intero anno solare 2023 ha chiuso a 556 EUR/MWh.
Tuttavia, i prezzi rimangono ancora a un livello molto al di sopra di quanto osservato prima dell’invasione russa dell’Ucraina e generalmente considerato insostenibile per l’economia europea.
L’Europa verso un tetto al prezzo del gas
L’industria ad alta intensità energetica è già in profonda recessione in Germania, la più grande economia europea, con una produzione in calo di quasi il 7% tra febbraio e luglio. L’istituto di ricerca tedesco IfW ha dichiarato giovedì che prevede che l’ economia tedesca si ridurrà dello 0,7% il prossimo anno a causa della crisi energetica, con una crescita prevista in precedenza del 3,3%. Prevede che l’inflazione media salirà all’8,7% dall’8% quest’anno a causa degli stessi fattori.
La Commissione europea ieri ha delineato i suoi piani per rivedere in modo efficace il modo in cui funzionano i mercati energetici all’ingrosso europei, proponendo limiti all’importo che i generatori di combustibili non fossili e Gazprom possono ricevere per la loro produzione. L’Ue ha raccomandato l’imposizione di tasse straordinarie sui generatori e sulle compagnie petrolifere e del gas, il che consentirebbe ai governi di concedere alle famiglie e alle imprese un sollievo dall’aumento delle bollette energetiche. Le misure della Commissione Ue saranno discusse venerdì in una riunione dei ministri dell’Energia dell’Ue.