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Gas, per Goldman Sachs prezzi in calo del 30% nei prossimi mesi in Europa

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Goldman Sachs prevede che i prezzi del gas naturale in Europa scenderanno di circa il 30% nei prossimi mesi. Ieri il prezzo europeo del gas è tornato sopra i 100 euro al Megawattora (MWh), dopo essere sceso sotto la soglia psicologica. Al mercato olandese, principale punto di riferimento in Europa per i prezzi del gas naturale, la quotazione al Dutch Title Transfer Facility (TTF) era a 104,75 euro al MWh.

Ma Goldman Sachs prevede che questo benchmark scenderà a 85 euro per megawattora nel primo trimestre del 2023. Ciò segnerebbe un cambiamento significativo rispetto ai livelli visti ad agosto, quando le quotazioni avevano superato il tetto di 340 euro per megawattora. Il recente raffreddamento dei prezzi del gas è stato favorito da diversi fattori:

  • gli stock del gas in Europa è sostanzialmente pieno per questa stagione invernale;
  • le temperature di questo autunno sono state più miti del previsto ritardando così l’inizio di un periodo di intenso utilizzo;
  • sul mercato vi è un eccesso di offerta di gas naturale liquefatto (GNL).

“Il nostro team di materie prime prevede un ulteriore calo a 85 euro nel primo trimestre prima di un brusco aumento nella prossima estate quando i livelli di stoccaggio verranno ricostruiti”, hanno affermato gli analisti di Goldman Sachs nella nota di ricerca. Le loro previsioni indicano un aumento dei prezzi appena al di sotto dei 250 euro per megawattora entro la fine di luglio.

Buone notizie per le bollette del gas

Nonostante l’ottimismo sul calo dei prezzi del gas nel breve termine, che potrebbe alleviare parte della crisi del costo della vita, c’è molta pressione sui leader europei per garantire forniture a medio termine.

Sempre sui prezzi del gas, buone notizie sono arrivate negli ultimi giorni per le famiglie italiane. In vista, della comunicazione giovedì 3 novembre, della comunicazione della tariffa per le famiglie del mercato tutelato da parte dell’Autorità per l’energia (Arera), il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, ha anticipato all’Ansa un aumento delle bollette di ottobre intorno al 5% in  anziché del 70% come previsto un mese fa. “Da ottobre l’aggiornamento tariffario diventa mensile anziché trimestrale e “se l’aggiornamento fosse stato fatto con il vecchio meccanismo a fine settembre avremmo avuto un aumento anche del 200%” rileva Tabarelli.