ROMA (WSI) – L’ennesima intesa Russia-Cina dimostra come le due economie continuino a unire le loro forze e come nello scacchiere geopolitico ed economico internazionale l’Europa rimanga sempre più isolata dopo le sanzioni imposte a Mosca, in primis l’embargo.
Si rafforzano i rapporti commerciali tra i due paesi. E’ delle ultime ore l’annuncio del secondo mega accordo sulle forniture di gas firmato dalle controparti, durante il forum sulla Cooperazione economica dell’Asia-Pacifico svolto a Pechino, in Cina.
In totale, la Russia e la Cina hanno firmato 17 documenti. La fornitura di gas naturale dalla Russia alla Cina sarà di 30 miliardi di metri cubi l’anno per un periodo di 30 anni e avverrà attraverso la cosiddetta rotta “occidentale” o di Altaj.
Sei mesi il primo mega affare tra le controparti, del valore di 400 miliardi di dollari, per costruire il gasdotto Potenza della Siberia, che fornirà 38 miliardi di metri cubi di gas alla Cina. Considerando i due accordi, la Cina diventerà l’acquirente numero uno del gas russo, superando i 40 miliardi di metri cubi che la Russia fornisce alla Germania ogni anno.
Protagonisti dell’intesa sono il colosso russo Gazprom e la cinese CNPC, società di petrolio e gas di proprietà cinese. Alexei Miller, amministratore delegato di Gazprom, ha sottolineato che i documenti firmati stabiliscono che la rotta occidentale è un progetto prioritario per la cooperazione tra i due paesi e che “prendendo in considerazione l’aumento delle consegne che avverrà attraverso ‘la rotta occidentale’, il volume (di gas naturale) fornito alla Cina potrebbe eccedere, guardando a una prospettiva di medio termine, le esportazioni in Europa”.
Riguardo alla rotta di Altaj, questa unirà i giacimenti della Siberia occidentale con il nord ovest della Cina attraverso la Repubblica di Altaj.
Una ulteriore espansione dell’oleodotto potrebbe aumentare la capacità fino a 100 miliardi di metri cubi l’anno. (Lna)
Fonte da cui è stato tratto l’articolo