Il mercato non crede nel piano di rilancio General Electric. E il titolo continua a soffrire. Dopo il -7% di lunedí, le azioni del conglomerato americano hanno subito un nuovo affondo del 6% circa ieri, che ha portato il titolo sotto quota 18 dollari (17,90 per la precisione).
Tutto è iniziato due giorni fa con la presentazione del piano di ristrutturazione del nuovo amministratore delegato John Flannery. Piano nel quale, oltre ad un forte ridimensionamento dell’organico, è previsto un dimezzamento del dividendo a 12 centesimi dagli attuali 24 centesimi in seguito al deterioramento della sua posizione di liquidità.
Secondo la road map, Ge si concentrerà su tre unità – aviazione, energia e sanità – uscendo dal resto delle sue attività. Non solo. Il colosso a stelle e strisce ha infine annunciato la soppressione di migliaia di posti di lavoro, per ridurre i costi e la cessione di 20 miliardi di dollari di attività nei settori dei trasporti e dei servizi di elettricità. Nel complesso si tratta della più radicale ristrutturazione di Ge nei suoi 125 anni di storia.
“Non sono sorpreso dal fatto che in due giorni abbiamo perso quasi il 9%. Abbiamo deluso gli investitori” ha commentato ieri John Flannery, durante la seduta di Wall Street.
Ma per gli analisti il bagno di sangue delle ultime due sedute non è finito. La maggiori banche d’affari si al lavoro per rivedere al ribasso le stime sul titolo.
Per Deane Dray, analista di RBC Capital Markets, “ci sono poche ragioni per credere che il titolo abbia raggiunto il fondo”. Affermazioni che sono arrivate insieme al taglio del target price da 25 a 20 dollari. Gli analisti di Goldman Sachs si dicono invece particolarmente preoccupati dalla guidante 2018, specificando che rating e giudizio sono in revisione. Giudizio negativo anche da Deutsche Bank, che ha confermato il giudizio sell con un target price di 18 dollari,