General Electric, un tempo un conglomerato industriale kolfossal, continua a fare fatica a fare cassa. L’AD del gruppo ha avvertito qualche giorno fa che il flusso di cassa delle operazioni industriali sarà negativo quest’anno. Oggi a deludere sono le anticipazioni sui profitti nell’esercizio 2019.
Lawrence Culp è consapevole delle sfide importanti che il gruppo americano dovrà affrontare nei prossimi mesi e anni, specie nel settore energetico. E la linea guida per il 2019 di General Electric conferma questi dubbi.
Ma dal 2020 la situazione si dovrebbe sistemare. General Electric dice di aspettarsi un flusso di cassa adjusted per la divisione industriale di nuovo positivo da quel momento, mentre il miglioramento dovrebbe registrare un’accelerazione nel 2021.
Le previsioni per quest’anno restano però basse, per un utile per azione adjusted di 50-60 centesimi. Si tratta di cifre inferiori alle stime che erano per un EPS di 67 centesimi. I flussi di cassa della divisone energetica sono visti in contrazione nel 2019. General Electric punta a tornare in utile (breakeven) entro il 2021.
General Electric: AD ottimista su 2020 e 2021
“Le difficoltà da superare per General Electric nel 2019 sono complesse ma chiare”, sottolinea Culp, aggiungendo che “c’è lavoro da fare quest’anno”. Detto questo nel 2020 e nel 2021 la performance sarà decisamente migliore con un flusso di cassa positivo nel business industriale.
A favorire l’attività sarà un contesto migliore: le turbolenze esterne dovrebbero infatti diminuire e “i nostri miglioramenti operativi porteranno risultati finanziari” buoni. La cura dimagrante studiata da Culp passa per la cessione di asset e per una ristrutturazione di General Electric.
La reazione alle notizie del mercato non è stata delle migliori e i rischi al ribasso per i titoli sono tornati a farsi vivi con prepotenza, come si vede bene nel grafico sotto riportato. Dai massimi del periodo sopra gli 11,20 dollari toccati a fine febbraio, le azioni sono scese fin sotto quota $9,20 dopo le stime sul flusso di cassa della divisione industriale. Con l’outlook sugli utili di oggi il è tornato il segno meno.
Anche prima di preoccupare gli investitori con la previsione sul cash flow negativo del suo polo industriale, General Electric andava male in Borsa, per la verità. È da 12 mesi per l’esattezza che il titolo è uno dei peggiori a Wall Street. La società ha perso decine di miliardi di dollari sui mercati.
Il gruppo, criticato per gli alti livelli di indebitamento negli ultimi anni, è stato messo sotto accusa in passato anche per le sue pratiche contabili dubbie. Un ulteriore rialzo dei tassi farebbe diventare più dispendiose le pratiche di rifinanziamento sui mercati per la storica azienda, fondata nel 1892.