Mercati

Generali: Covid pesa sui conti del primo trimestre, regge l’utile operativo (oltre le stime)

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Inizio d’anno a luci e ombre per il gruppo Generali che, nel primo trimestre, complice il Covid, ha accusato un calo dell’utile dell’84% a 113 milioni anche se – come sottolinea il gruppo assicurativo in una nota – viene “confermata la buona redditività del business con il risultato operativo in crescita a 1,44 miliardi (+7,6%) e una solida posizione di capitale”.

Un risultato, quello dell’utile operativo, superiore alle attese del mercato. Come sottolineato gli analisti di Equita, la buona performance ” è legata a un risultato migliore delle attese nel Vita e nell’asset management mentre il danni e risultato sostanzialmente allineato alle attese nonostante un combined ratio in miglioramento a 89.5% (90,4% atteso e 91,8% medio del consenso)”.

Ciò non basta per dare vigore al titolo, che in mattinata segna cali superiori al 2%.

Il calo dell’ utile netto, in questo caso peggiore delle stime del mercato, ha risentito “di 655 milioni di svalutazioni nette sugli investimenti legate all’impatto del Covid-19 sui mercati finanziari, del contributo di 100 milioni stanziati dal Gruppo per il Fondo Straordinario Internazionale per l’emergenza da pandemia e del contributo nullo delle dismissioni, che l’anno scorso avevano generato plusvalenze per 128 milioni”.

Il management di Generali ha precisato che sia il risultato operativo sia l’utile netto saranno impattati negativamente a fine anno dalla crisi legata al Covid e che, per quanto riguarda il rispetto dei target al 2021, il gruppo è fortemente impegnato per centrarli ma la visibilità è scarsa e verrà fatto il punto in un Investor Day a novembre.

Sempre nel primo trimestre, la società ha registrato un  netto miglioramento il combined ratio a 89,5% (-2 punti percentuale).

In crescita premi lordi

I premi lordi di Generali nel primo trimestre evidenziano una lieve crescita rispetto allo scorso anno (+0,3%), attestandosi a 19,16 miliardi, grazie al contributo del segmento Danni (+4% grazie al positivo andamento di entrambe le linee di business) che compensa il calo osservato nel segmento Vita.

La flessione dell’1,6% dei premi Vita riflette la contrazione delle linee risparmio (-13,2%), osservata principalmente in Italia, Francia e Asia. Significativa invece la crescita dei prodotti unit-linked (+20,9%) diffusa nei vari paesi di operativita’ del Gruppo, in particolare in Francia e Italia, riferisce una nota.

Positivo l‘andamento delle linee puro rischio e malattia (+0,7%). L’effetto combinato della flessione dei premi e dell’aumento dei pagamenti, in particolare riscatti, determinano un calo della raccolta netta Vita, che si attesta a 3,1 miliardi (-25,2%), osservato soprattutto in Italia, Francia e Asia.