Un Leone a New York. E’ quello delle Assicurazioni Generali che, insieme ad Aperture Investors, ha lanciato una nuova società di gestione del risparmio basata su un modello di ricavi completamente nuovo. Le commissioni addebitate ai sottoscrittori dei fondi della partnership avranno un livello base, come quelle degli ETF e potranno essere incrementate solo quando i manager battono il proprio benchmark di riferimento. I manager, per contro, ricevono un compenso base limitato e possono guadagnare di più solo quando generano una sovraperformance. Inoltre un sistema di differimento (a lungo termine) fa sì che i compensi non maturati vengano restituiti ai clienti di Aperture Investors, assicurando che la redditività della società dipenda dal fatto che i propri clienti ricevano o meno ritorni superiori rispetto al benchmark nel lungo periodo.
“Le commissioni fisse e una mancanza di reali vincoli alla capacity dei fondi hanno per molto tempo incentivato i gestori a far crescere gli attivi in gestione piuttosto che cercare di ottenere una sovraperformance” – ha dichiarato Peter Kraus, presidente e amministratore delegato di Aperture Investors -. Questa struttura ha condotto ad anni di performance insufficienti che hanno eroso la fiducia del cliente nella gestione attiva. Questo è ciò che intendiamo cambiare, allineando gli incentivi di manager e clienti intorno alla sovraperformance”.
Generali investirà fino a 4 miliardi di euro per le diverse strategie di investimento che saranno sottoposte all’approvazione del cda di entrambe le società (Generali e Aperture).
Tim Ryan, amministratore delegato di Generali asset management, ha commentato: “Aperture Investors rappresenta un’altra tappa importante nella strategia multi-boutique di Generali lanciata lo scorso anno. Crediamo che l’innovazione non sia solo una leva essenziale per il nostro successo nel lungo periodo, ma anche un’opportunità per Generali di guidare il processo di cambiamento come leader del settore assicurativo e finanziario. Aperture Investors ci offre la capacità di sviluppare un nuovo modello che riguarda gli incentivi dei gestori, valorizzando al contempo anche l’inestimabile know-how nel nostro settore”.