ROMA (WSI) – La compagnia di assicurazione Generali incassa le lodi del Wall Street Journal il giorno dopo la bocciatura di Standard & Poor’s.
Il gruppo di Trieste, che prevede di aumentare i dividendi per gli azionisti già prima del 2015, è stata punita per il rischio Paese, malgrado rivendihia di essere uscito da otto patti di sindacato negli ultimi mesi, sfidando certe tradizioni del capitalismo di relazione all’italiana.
Il giudizio “A-” di Generali è sotto l’osservazione dell’agenzia di rating e ora la compagnia rischia il declassamento fino a “BBB” nei prossimi tre mesi.
Il Leone vale circa 25 miliardi di euro ed è sempre stato il fulcro della rete di azionisti intricata italiana che ha caratterizzato i salotti della finanza dal Dopo Guerra a oggi.
Il sistema a controllo “familiare” ha aiutato a tenere fuori gli investitori internazionali, compromettendo l’efficienza aziendale.
Ma la nuova linea di Mario Greco, l’amministratore delegato che ha preso le rediti qualche tempo fa, ha visto Generali abbandonare le attività non essenziali del gruppo nell’ultimo anno, aumentando del 60% gli obiettivi del piano di dismissioni di asset per 4 miliardi di euro entro il 2015.
Ha anche messo fine ai patti con i soci azionisti Pirelli, RCS MediaGroup e altri sei (Gemina, Prelios, Ntv, Telco, Mediobanca, Agorà). Con un target di risparmi pari a 750 milioni di euro annuali sul fronte delle uscite, Generali ha riaffirmato in settimana l’impegno a raggiungere un ROE (return on equity) del 13% nel 2015, in rialzo dall’11,9% alla fine del 2012, sopra il cost of equity del 10%-11%.
Non è un motivo sufficiente per festeggiare. I titoli sono in progresso del 23% da inizio anno, in linea con il settore. E il rapporto tra prezzo e utile per azione stimato nel 2014 è di circa 10,5 volte. Il titolo scambia con un premio del 20% rispetto alle rivali europee, secondo i calcoli di Citigroup.
“Non abbiamo nessun programma di ristrutturazione straordinaria del personale in nessun paese e non lo faremo”, ha dichiarato il management della compagnia dopo la bocciatura di Standard & Poor’s.
Il giorno dopo che l’agenzia di rating ha messo sotto osservazione Generali minacciando una bocciatura, Greco ha tirato dritto in occasione dell’Investor Day del gruppo a Londra. E annuncia che il gruppo prevede di aumentare i propri dividendi già entro il 2015, prima di raggiungere i target di capitale annunciati nel piano.