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Germania al voto a febbraio: cosa sta succedendo alla prima economia della zona euro

La Germania terrà le elezioni federali a febbraio, prima di quanto inizialmente proposto dal Cancelliere Olaf Scholz dopo il crollo della sua coalizione di governo la scorsa settimana. Giorni fa Scholz aveva accennato a un’elezione a marzo, dicendo che avrebbe tenuto un voto di fiducia a gennaio. Secondo fonti del gruppo parlamentare del partito socialdemocratico (SPD) di Scholz, le elezioni si terranno il 23 febbraio.

Germania in crisi: cosa sta succedendo

La coalizione di governo che vede insieme il Partito socialdemocratico (SPD) di Scholz, i Verdi e il Partito libero democratico (FDP) ,è andata in frantumi la scorsa settimana dopo che il cancelliere ha licenziato l’ex ministro delle Finanze Christian Lindner.

Il cancelliere Olaf Scholz ha annunciato di aver licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner, ponendo fine alla coalizione di governo tedesca dopo mesi di lotte politiche e sollevando la possibilità di elezioni lampo a marzo. L’unione nata tre anni fa tra il Partito Socialdemocratico (SPD) di Scholz, i Verdi e il Partito Democratico Libero (FDP) di Lindner era da tempo in bilico, con posizioni diverse in materia di bilancio e politica economica causando tensioni e scontri.

Intervenendo in una conferenza stampa nella tarda serata di mercoledì, Scholz si è scagliato contro Lindner, affermando che non si è preoccupato di servire il bene comune e che è stato licenziato per evitare danni al Paese. Scholz ha detto che chiederà un voto di sfiducia in parlamento il 15 gennaio, sollevando la possibilità di elezioni anticipate rispetto a quelle previste a marzo.

“Chiunque entri a far parte di un governo deve agire in modo responsabile e affidabile, non può correre ai ripari quando le cose si fanno difficili”, ha detto Scholz durante la conferenza stampa, secondo una traduzione della Reuters. Deve essere disposto a scendere a compromessi nell’interesse di tutti i cittadini…”. Ma questo non è esattamente l’obiettivo di Christian Lindner in questo momento, lui è concentrato sulla sua clientela”.

Sia l’FDP che i Verdi hanno confermato mercoledì scorso che l’uscita di Lindner significherebbe la fine della coalizione di Berlino, anche se questi ultimi hanno detto che rimarranno in carica.

Nelle ultime settimane la situazione si è fatta sempre più incandescente, con le speculazioni su un potenziale collasso che si sono moltiplicate. I partiti hanno anche faticato a trovare un accordo sul bilancio 2025, che presenta ancora un buco di finanziamento di diversi miliardi di euro ed era ancora in fase di negoziazione. La scadenza per il bilancio era fissata per la fine del mese.

Nella sua conferenza stampa di mercoledì, Lindner ha dichiarato che il suo partito ha avanzato proposte per una svolta economica, che sono state respinte da Scholz, definendo le controproposte del Cancelliere come poco ambiziose.

Cosa accadrà in Germania

Il voto di fiducia dovrebbe svolgersi il 16 dicembre. Si tratta di un passo necessario in vista delle elezioni anticipate in Germania, poiché il cancelliere deve prima chiedere il voto in parlamento. Se la maggioranza dei membri del Bundestag voterà che non ha più fiducia nel Cancelliere, quest’ultimo potrà proporre al Presidente tedesco lo scioglimento del Parlamento.

Il Presidente, a sua volta, ha 21 giorni di tempo per fare questa mossa, che dà il via a un’elezione che deve avvenire entro 60 giorni dallo scioglimento del Parlamento. Il Presidente ha anche l’ultima parola nel fissare la data delle elezioni. Scholz ha dovuto affrontare crescenti pressioni per indire le elezioni prima di quanto suggerito. Nel fine settimana, tuttavia, le autorità hanno messo in guardia da difficoltà logistiche e rischi organizzativi se non ci fosse stato abbastanza tempo prima della data delle elezioni.