NEW YORK (WSI) – Il caso Cipro rischia di provocare gravi conseguenze e di tradursi in un vero e proprio sequestro dei conti correnti.
Dopo la decisione del Parlamento di Nicosia di bocciare con 36 voti contrari e 19 astensioni il bailout condizionato al prelievo forzoso sui depositi bancari, toni da ricatto o minacce arrivano dalla Germania.
Tra questi, quello che fa accapponare di più la pelle, ovvero quello secondo cui le banche cipriote rischiano di non riaprire più, stando a quanto scrive Nbc News.
La dichiarazione sarebbe arrivata dallo stesso ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble, stando a quanto riportato da un report della BBC.
I principali istituti di credito ciprioti saranno “insolventi in assenza di fondi di emergenza”, ha detto il ministro, criticando la decisione del Parlamento di Nicosia di rifiutare il piano di salvataggio e lasciando intendere in questo modo che i risparmiatori potrebbero perdere tutti i loro soldi in assenza di un accordo con le autorità europee.
Intanto i media greci parlano di un accordo con cui la banca Cyprus Popular Bank sarebbe stata venduta agli investitori russi, ma il governo di Cipro, stando a quanto riporta Reuters, ha negato una tale indiscrezione.