La Germania dà il via libera al governo di grande coalizione fra i cristiano democratici di Angela Merkel e i socialdemocratici di Martin Schulz: le due parti politiche hanno raggiunto l’accordo e deciso chi guiderà i diversi ministeri. All’Spd spetterebbero, secondo le prime notizie comunicate dalla stampa tedesca, il ministero degli Esteri, di cui proprio Schulz potrebbe diventare il titolare, quello del Lavoro e quello delle Finanze, dove potrebbe arrivare il sindaco di Amburgo Olaf Scholz.
Proprio quest’ultima notizia ha provocato la delusione di alcuni investitori. L‘euro, che prima delle notizie sulla politica tedesca scambiava in rialzo, perde circa lo 0,4% a 1,2334. Così commenta ad esempio il currency strategist di DZ Bank Soeren Hettler da Francoforte.
“Con Schulz come ministro delle Finanze, la Germania avrebbe potuto essere più flessibile dal lato finanze e spendere più soldi. Per l‘euro questa è la cosa più importante”. La notizia dell‘accordo in Germania ha comunque contribuito a innescare il rialzo di tutto il comparto periferico. Anche perché Schulz ha promesso un “cambio di direzione in Europa”.
Bisognerà anche vedere quanto flessibilità gli permetterà nella messa a punto delle nuove politiche sull’Eurozona Peter Boerhinger, il neo presidente della influente commissione di Bilancio del Bundestag. Si tratta infatti di un esponente del partito di destra euro scettico Alternative Fur Deutschland (AFD).
Da tener presente che l’ultima parola non è ancora detta: i socialdemocratici dovranno sottoporre il contratto di coalizione all’approvazione dei propri iscritti in un referendum che si terrà i primi di marzo. Nell’attesa, i giornali tedeschi riportano la notizia che Martin Schulz potrebbe cedere la guida della Spd ad Andrea Nahles, ex ministra del Lavoro e attuale capogruppo al Bundestag.
Riguardo il piano economico della nuova Germania, “sarà un governo stabile”, ha detto Angela Merkel, “si baserà su solide finanze e investimenti nelle infrastrutture, nel campo sociale si vuole dare più sicurezza alla gente e così nella sicurezza interna”. Politica sanitaria, mercato del lavoro e pensioni sono stati i temi su cui si è discusso di più nei colloqui per arrivare all’accordo. Con il nuovo governo ci sarà anche un cambio di direzione sull’Ue”, ha aggiunto Schulz.