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Germania fa anche politica estera: Merkel in Ucraina

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ROMA (WSI) – La cancelliera tedesca Angela Merkel è arrivata oggi a Kiev,dove incontrerà il presidente ucraino Poroshenko, il premier Iatseniuk e alcuni sindaci del Paese. La visita della Merkel, la prima dal 2008 in Ucraina, cade all’indomani della decisione unilaterale russa di far entrare il proprio convoglio di aiuti umanitari per le popolazioni civili dell’est ucraino, condannata dall’Occidente, e alla vigilia della giornata dell’ indipendenza del Paese.

L’integrità dell’Ucraina è “essenziale”. Così Angela Merkel a Kiev dopo l’incontro con il presidente ucraino Petro Poroshenko, facendo riferimento alla Crimea, annessa dalla Russia. La cancelliera ha poi chiesto che si assicuri il controllo della frontiera russo-ucraina, anche con i droni e ha aggiunto che l’Ue fornirà 500 milioni di euro per la ricostruzione della regione industrial-mineraria di Donbass. Faremo il possibile per la pace ma senza sacrificare l’integrità, ha ribattuto Poroshenko.

[ARTICLEIMAGE] La cancelliera tedesca Angela Merkel ha escluso nuove sanzioni contro la Russia, almeno da parte di Berlino, in seguito al riacuirsi del conflitto ucraino. “Da parte mia, voglio dire che non si tratta di nuove sanzioni ad opera della Germania”, ha detto in una conferenza stampa a Kiev rispondendo a una domanda su eventuali nuove sanzioni, pur senza escludere che in caso di un’ulteriore escalation la questione possa tornare sul tavolo.

Ucraina, Poroshenko: 2,2 mld per riarmo

Il presidente ucraino Poroshenko si è impegnato a investire 2,2 miliardi di euro per il riarmo e il rilancio delle forze armate, malgrado il collasso economico che minaccia il suo paese, in pieno conflitto con i ribelli filorussi a Est. “Fra il 2015 e il 2017 – ha promesso in un discorso tenuto a margine di una parata militare, oggi a Kiev,in occasione dell’anniversario dell’indipendenzastanzieremo più di 40 miliardi di grivnie (oltre 2,2 miliardi di euro) per il riarmo”.

Hanno fatto intanto rientro in territorio russo i primi camion del convoglio di aiuti umanitari per le popolazioni filorusse dell’est dell’Ucraina, che ieri avevano varcato il confine su ordine di Mosca senza il consenso di Kiev. Il rientro è stato confermato anche dagli osservatori Osce. “I controlli doganali sono stati già completati per il primo gruppo di 34 veicoli e sono già entrati in Russia”, ha spiegato un funzionario della polizia di frontiera, Rayan Farushkin. Il presidente americano, Barack Obama, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, avevano intimato a Mosca di ritirare il convoglio dal territorio ucraino, parlando di una “provocazione e una violazione della sovranità e dell’integrità territoriale” dell’ex repubblica sovietica.

[ARTICLEIMAGE] La Russia è impegnata in una ”pericolosa escalation” in Ucraina, testimoniata da una massiccia presenza militare ammassata al confine e dall’invio del convoglio di aiuti umanitari. Ne sono convinti il presidente americano Barack Obama e il cancelliere tedesco Angela Merkel, che hanno avuto venerdì sera un colloquio telefonico.

Gli osservatori Osce hanno contato 227 camion entrati in territorio ucraino in sei gruppi, ma secondo le autorità russe i mezzi sarebbero 280, con un carico di 1.800 tonnellate di aiuti umanitari destinati alla popolazione dell’est dell’Ucraina: cibo, acqua, medicine e generatori di elettricità. I camion hanno scaricato il materiale a Lugansk, città controllata dai separatisti filorussi.