Società

Germania, Italia e Francia: assalto ai paradisi fiscali

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BRUXELLES (WSI) – Germania, Italia e Francia lanciano l’assalto finale ai paradisi fiscali. L’obiettivo è imporre regole più stringenti in materia di forfait fiscali, per colpire le pratiche molto popolari in posti come il Lussemburgo.

Aumenta così la pressione sul presidente commissione Jean-Claude Juncker, ex premier del Gran Ducato.

I tre paesi vogliono che l’Unione Europea trovi un accordo per varare entro la fine dell’anno una legge che metta fuori legge tutti i “piani fiscali aggressivi” e che imponga la chiusura di quei cavilli fiscali che consentono alle società, agli individui benestanti cosiddetti ‘furbetti’ e agli stati membri di pagare meno tasse.

In una frase che non lascia spazio a dubbi, Berlino, Parigi e Roma chiedono “condizioni e norme più rigide” per gli impianti legislativi unilaterali in materia fiscale, un riferimento diretto alle tecniche usate in Lussemburgo, dove i funzionari hanno stretto intese ficali con le maggiori multinazionali al mondo, come Amazon e Fiat.

In una lettera inviata a Pierre Moscovici, il commissario dell’Economia e delle Finanze dell’Europa, le sue controparti Schäuble, Sapin e Padoan denunciano “la mancanza di armonizzazione ficale nell’Ue”, definendola “una delle cause principali del piani fiscali aggressivi e dell’erosione dei rpofitti nel mercato interno”.

Fonte: Financial Times

(DaC)