BERLINO (WSI) – “Patrioti italiani, comprate Btp”. Uno dei principali quotidiani tedeschi lancia un appello ai piccoli investitori italiani. Passato il dramma vissuto a fine novembre 2011 e le paure per l’esito incerto delle elezioni, i mercati sembrano tornati ad apprezzare i rendimenti alti garantiti dai Btp italiani. E’ il momento giusto, pertanto, per partecipare all’asta di titoli a 4 anni di lunedì prossimo.
Mentre in Germania i tassi bassi hanno reso sempre piu’ difficile convincere gli investitori a comprare titoli Bund, “il governo italiano punta ancora una volta sui sentimenti patriottici delle famiglie italiane”, scrive il giornale tedesco Handelsblatt.
Con l’emissione del “BTP Italia” sono i piccoli investitori l’obiettivo del Tesoro. I titoli che verranno emessi lunedì 15 aprile sono protetti contro l’inflazione, senza commissioni in Italia, con un valore nominale di 1.000 euro a prezzi accessibili e paga gli interessi ogni sei mesi.
Nel dettaglio, gli investitori potranno scommettere su queste obbligazioni indicizzate all’inflazione fino a giovedì 18 aprile, salvo chiusura anticipata delle banche emittenti. Il titolo non sara’ venduto in un’asta normale, ma in una piattaforma di trading creata appositamente. Il titolo con godimento 22 aprile 2013 e scadenza 22 aprile 2017 verra’ emesso infatti sul Mot (il Mercato telematico delle obbligazioni e titoli di stato di Borsa italiana), attraverso Banca Imi e UniCredit.
Il tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito è pari a 2,25%. Il tasso cedolare (reale) annuo definitivo sarà fissato al termine del periodo di raccolta degli ordini e non potrà essere inferiore al tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito.
Gli investitori potranno acquistare i titoli senza dover sborsare commissioni alla banca, all’ufficio postale o su Internet. Il tasso d’interesse sara’ comunicato un giorno prima dell’asta. Sul secondario intanto lo spread tra i rendimenti decennali italiani e tedeschi viaggia intorno ai 305 punti base.
In passato, le obbligazioni ‘patriottiche’ hanno riscosso un successo notevole. La scorsa primavera, molti se lo ricorderanno, il governo ha lanciato una campagna nella fase calda della crisi di fiducia, puntando sul nazionalismo e amor di patria degli italiani. Allora incasso’ 7,3 miliardi di euro.
Tra gli investitori che puntano sui bond governativi, non è la Francia (dove i rendimenti sono scesi in settimana sui minimi storici) né la Germania (dove il rendimento dei titoli a due anni è sotto lo zero) il Paese che vanta la maggioranza delle posizioni lunghe – quindi ottimiste – ma la Spagna. E’ quanto emerge da un’analisi condotta da Citigroup, che ha analizzato il flusso delle transazioni elettroniche degli ultimi tre mesi, così come le interviste condotte con gestori di portafoglio nei giorni scorsi.
Sebbene i rendimenti dei decennali italiani siano tornati su livelli visti prima delle elezioni di fine febbraio, segno di una riduzione dei timori sulla Penisola, sul mercato secondario gli investitori mostrano neutralità nei confronti del debito sovrano tricolore.