NEW YORK (WSI) – All’interno della Ue, il debito italiano e’ allo stato attuale quello piu’ sostenibile. A dirlo non sono fonti governative bensì la Stiftung Marktwirtschaft (SM), Fondazione per l’economia di mercato, un think tank di ispirazione liberista di Berlino, che ha fatto della lotta al debito pubblico uno dei suoi cavalli di battaglia e che di conseguenza ha sin dalla sua fondazione tenuto un atteggiamento tutt’altro che indulgente nei confronti delle politiche espansive.
A riportare le conclusioni a cui giunge lo studio e’ il Sole 24 ore, che oggi ha pubblicato un articolo in cui si legge che “in base ai calcoli del think tank tedesco, prendendo in considerazione sia il debito pubblico “esplicito” (quello pubblicato) sia quello “implicito” (dato dagli impegni pensionistici e dai costi futuri per la sanità e l’invecchiamento della popolazione), il debito pubblico totale italiano è l’unico nella Ue a posizionarsi sotto il tetto del 60% del Pil, precisamente al 57% (dati 2014)”.
Decisamente peggio sembra messa la Germania dove il rapporto debito/Pil è al 149%, la media della Ue al 266%, la Francia al 291%, la Gran Bretagna al 498% e la Spagna al 592%.
“Evidentemente, lo scopo principale delle ricerche della SM non era e non è nemmeno oggi quello di dimostrare – del tutto incidentalmente – le “virtù” italiche quanto soprattutto spingere la stessa Germania a fare di più per ridurre il proprio debito, nonché denunciare, più in generale, il rischio di una corsa dei debiti in tutta la Ue con possibili esiti catastrofici. Sicché, anche se i risultati sugli “Honorable States” hanno inaspettatamente messo in luce che il debito pubblico dell’Italia è tra i più sostenibili nel lungo termine, aspetto tutto sommato non secondario nella querelle europea, da Berlino non hanno mai ritenuto di dover spedire alcun telegramma di congratulazioni al Governo italiano” si legge nell’articolo.
Fonte: Il Sole 24 Ore