ERLINO (WSI) – Germania ancora con il fiato sospeso per quanto riguarda la formazione di un nuovo governo. Oggi, mercoledì 3 gennaio 2018, riprendono i colloqui preliminari tra i partiti vista dei colloqui esplorativi previsti dal 7 al 12 gennaio, ma un numero crescente di politici ora dice che Merkel potrebbe dover governare con un governo di minoranza, o affrontare nuove elezioni. Gli esperti dicono che le nuove elezioni potrebbero offrire maggiori vantaggi al partito di estrema destra Alternative for Germany (AfD), entrato per la prima volta in parlamento a settembre.
Nel suo discorso di fine anno la cancelliera tedesca Angela Merkel ha promesso di formare rapidamente un nuovo governo e di lavorare con la Francia per la tenuta dell’Unione.
“Il mondo non ci aspetta (…) sono impegnata a costruire rapidamente un governo stabile per la Germania nel nuovo anno”.
Proprio la Merkel è sotto pressione dopo la mancata formazione di un governo tre mesi dopo le elezioni nazionali e ora spera di ottenere un quarto mandato convincendo l’SPD ad unirsi al governo, nonostante le perdite subite durante le elezioni di settembre. L’SPD inizialmente voleva rimanere all’opposizione, ma poi ha accettato la possibilità di governare con i conservatori nell’interesse della stabilità politica della Germania dopo che i colloqui di coalizione della Merkel con due partiti più piccoli sono caduti nel vuoto a novembre. Ma la strada appare tortuosa.
Il vice leader dell’SPD Thorsten Schäfer-Guembel ha dichiarato che i recenti commenti di alcuni conservatori sono stati “controproducenti per ogni forma di formazione del governo” e hanno suscitato dubbi sulla volontà dei conservatori di governare insieme.
“Un governo di minoranza rimane un’opzione, anche se il Cancelliere Angela Merkel non vuole riconoscerlo”.
Così Schaefer-Guembel in un’ intervista pubblicata martedì sul quotidiano Passauer Neue Presse in cui ha citato alcune differenze con i conservatori su una serie di questioni e ha respinto come “assurde” le proposte da parte di alcuni conservatori di ridurre le tasse per i redditi alti. I temi su cui sono in disaccordo vanno dall’assistenza sanitaria, immigrazione, Europa fino ai regolamenti sul lavoro e le pensioni.