Economia

Germania, rischio recessione è qui. Zew negativo

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ROMA (WSI) – Probabilmente non poteva essere altrimenti dopo i record negativi degli ordini all’industria, della produzione industriale e delle esportazioni.

La Germania soffre e con essa – o a causa di essa, come ha detto Joschka Fischer criticando aspramente la cancelliera Angela Merkel – l’Europa intera.

L’ultima prova del nove è arrivata poco fa, con la pubblicazione dell’indice tedesco Zew, che misura la fiducia degli investitori in Germania sul futuro dell’economia. L’indice si è attestato a -3,6 rispetto a 6,9 del mese precedente. Il dato è decisamente peggiore anche rispetto alle attese degli analisti che indicavano un valore attorno allo zero.

È la prima volta, dal novembre del 2012, che l’indice è in territorio negativo ed è il decimo calo mensile consecutivo. “Le tensioni geopolitiche e la debolezza economica in alcune parti dell’Eurozona, che sta deludendo le precedenti stime, sono fonte di incertezza persistente”, ha commentato Clemens Fuest, direttore generale dell’istituto che stila l’indice Zew.

Immediata la reazione dell’euro, -0,70% sul dollaro a $1,2663, rispetto a $1,2688 prima della pubblicazione del dato.

Sempre secondo l’economista dell’istituto Zew, Fuest, il calo dell’indice ai minimi di due anni nel mese in corso può essere considerato la prova che la maggiore economia in Europa rischi di entrare in una fase di recessione imprevista.

Il governo di Merkel si è reso presto conto che le stime annunciate in precedenza sono troppo ottimiste e ha tagliato le previsioni sul Pil 2015 a 1,3% da 2%, mentre sul 2014 vede un aumento del Pil limitato all’1,2% rispetto al +1,8% previsto in precedenza.

Carrellata di dati economici negativi anche nel resto dell’Europa. In Italia la deflazione è peggiorata; stando alle rilevazioni dell’Istat, nel settembre del 2014l’indice dei prezzi è sceso dello 0,2% rispetto allo stesso mese del 2013. Su base mensile i prezzi sono scesi dello 0,4%.

Anche in Francia prezzi in ribasso a settembre: l’inflazione registra una contrazione dello 0,4% su base mensile, mentre il tendenziale scende a +0,3%.

Altro dato molto preoccupante riguarda l’intera Eurozona, con la produzione industriale che è scesa -1,9% su base annua ad agosto e -1,8% su base mensile, contro -1,6% atteso dagli analisti.