Il mito della crescita economica della Germania è destinato a durare meno di quanto ci si aspetta. Il paese sta vivendo una catastrofica mancanza di giovani e la sua forza lavoro che invecchia non viene sostituita. A dirlo è un’analisi del Gefira Bullettin. La Germania ha già un problema di scarsità di personale sanitario, operai edili e insegnanti, ma non stanzia più denaro in questo settore perché non ci sono persone disponibili.
Il calo della popolazione attiva si intensificherà dopo il 2020, quando ogni anno le persone in età lavorativa si ridurranno di 400 mila. Secondo Gefira, la “scomparsa della nazione tedesca” comporterà la prossima crisi sistemica. In passato, l’economia tedesca era in grado di attrarre dipendenti dall’Europa meridionale, orientale e centrale, ma oggi la situazione demografica in Stati come Spagna, Portogallo, Italia e Polonia è peggiorata e queste fonti di lavoro sono quasi esaurite.
Dal punto di vista del sistema finanziario, la popolazione che invecchia e cerca di vendere i suoi investimenti – azioni, obbligazioni o aziende – dopo il 2020 troverà una popolazione in età lavorativa che è disposta e in grado di acquistare queste attività sempre più ridotta. È già difficile per i proprietari di imprese tedesche trovare successori.
Il restringimento della base di consumatori influisce in modo negativo sull’industria automobilistica. Nell’analisi di Gefira, nel giro di un paio d’anni, i cinesi, adottando il modello giapponese, avranno sviluppato la propria industria automobilistica, soppiantando Volkswagen e BMW dai mercati mondiali. Infine, il crescente obbligo pensionistico rende l’indebitamento tedesco a lungo andare insostenibile. Se Giappone, Italia e Spagna stanno già vivendo l’inverno demografico con tutti i problemi connessi, la Germania, la quarta economia più grande del mondo, sarà la prossima a dovercisi confrontare.