Con il divorzio di Londra dall’Unione Europea, a rimetterci potrebbe esserci la Germania e nello specifico i suoi stessi risparmiatori. A dirlo è stato l’amministratore delegato di Schmitz & Partner AG, secondo cui “il popolo britannico dovrebbe felicitarsi di aver voltato le spalle al club d Bruxelles.
Secondo il manager ed esperto di investimenti Holger Schmitz i leader europei sbagliano nel sottovalutare l’impatto che la Brexit avrà sulle economie più solide dell’Europa unita. Senza il Regno Unito, secondo lui, gli stati membri fortemente indebitati come Grecia, Italia e Francia potranno “governare indisturbati in futuro” la nuova “unione del trasferimento di denaro”.
La Germania finirà costi per diventare il salvadanaio dell’Unione Europea. Nella sua analisi per Das Investment, il money manager dice che “i deficit strutturali della confederazione di Stati membri stanno diventando sempre più evidenti” e non sarà facile risolvere la situazione.
Inoltre, dice sempre Schmitz, nel Sud Europa “non c’è la volontà politica per varare le necessarie riforme economiche”.
Brexit, May messa all’angolo dai suoi
La data ufficiale della Brexit è stata spostata al 31 ottobre ma la premier Theresa May spera di raggiungere un accordo prima di quel giorno. I conservatori stanno esercitando intense pressioni sulla loro leader, chiedendo che vengano interrotti i colloqui con l’Opposizione sulla Brexit.
Dei veterani del partito dei Tories hanno fatto sapere che per loro stringere un qualunque accordo sull’unione doganale con Jeremy Corbyn, il leader dei Laburisti, equivarrebbe a “fare cattiva politica“.
Tra i senatori dissidenti figurano gli ex segretari degli Esteri e della Brexit Boris Johnson e Dominic Raab, candidati alla leadership del partito nel caso dovesse sfuggire dalle mani di May, sempre più in bilico.
Riavviati colloqui con l’Unione Europea
I rappresentanti di gabinetto di May e Corbyn (governo ombra) si vedranno oggi, ma c’è pessimismo sulla possibilità di stringere un’intesa. Nessuna delle due parti è veramente convinta che si possa trovare un accordo su un testo che poi abbia una seria chance di venire approvato dal Parlamento britannico. Westminster ha già bocciato tre volte la proposta di intesa di May.
Nel frattempo il capo negoziatore del governo per la Brexit, Olly Robbins, è in viaggio a Bruxelles dove intavolerà nuove trattative con i funzionari dell’Unione Europea per decidere se cambiare o meno la dichiarazioni del Withdrawal Agreement, Potrebbe essere una delle poche strade percorribili per poter sbloccare l’impasse.
Secondo le stime del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, per come stanno messe le cose, ci sono ora il 30% di probabilità che la Brexit alla fine non si farà.