NEW YORK (WSI) – Un gruppo di gestori e asset manager ha scritto alla Bce esortandola a intervenire per impedire che in futuro nessuno vogia più investire in titoli obbligazionari emessi dalle banche.
Se la procedura di bail-in del sistema bancario non viene chiarita, i bond degli istituti di credito rischiano di non essere più appetibili per gli investitori, i quali avranno paura di essere costretti a partecipare anche loro al salvataggio di un istituto che dovesse fare crac.
Senza delle norme che regolino le modalità e determino i tempi in cui gli investitori saranno obbligati a partecipare ai piani di bail-in (un tipo di salvataggio a cui, al contrario del bail-out, partecipano creditori e obbligazionisti, non un agente esterno come il governo), i bond potrebbero finire per diventare un asset “non investibile”.
Le autorità dell’Unione Europea vogliono che gli stati membri adottino una legge che regoli i piani di bail-in del sistema bancario entro fine estate. Chi non lo farà rischierà di subire un’azione legale.
Da quando la procedura di bail-in sarà introdotta ufficialmente i conti correnti non saranno più al sicuro. Durante l’ultima crisi finanziaria sono stati i soldi dei governi – ovvero quelli versati dai contribuenti – a salvare le banche dal collasso.
Quello che accadrà con i bail-in è che il denaro verrà trasferito dagli azionisti e obbligazionisti di una banca alla banca stessa per garantirne la solvibilità. Questo implica che sempre meno persone saranno disposte a investire in una banca o a depositarvi i propri risparmi di una vita.
Se una banca fallisce i creditori e gli azionisti possono anche vedere lapidati tutti i soldi investiti. Se i ‘contributi’ versati non sono sufficienti, chi detiene un conto in banca dovrà subire una svalutazione simile a quella vista a Cipro. Allora nel 2013 i correntisti con più di 100 mila euro in banca hanno dovuto subire proprio una riduzione – di varia natura – del valore dei propri depositi. L’evento ha creato un clamoroso precedente, che oggi viene usato come esempio dei prossimi possibili casi di bail-in.
(DaC)