L’aumento dell’inflazione, le modifiche alla tassazione delle società statunitensi e un eventuale “taper tantrum” della Fed potrebbero rendere i mercati azionari vulnerabili. Da qui i gestori di fondi stanno aumentando la quota di liquidità nei loro portafogli come emerge dall’ultima edizione della Global Fund Manager Survey mensile di Bank of America Merrill Lynch.
Gestori: boom per azioni ma cresce liquidità in portafoglio
Secondo la survey di Bank of America Merril Lynch, alla quale hanno partecipato 200 gestori che complessivamente hanno asset in gestione per 553 miliardi di dollari, la percentuale di liquidità nei portafogli dei fondi comuni è salita la scorsa settimana al 4,1%, rispetto al 3,8% rilevata nel mese di febbraio.
Fra i gestori di fondi inoltre la quota mdi coloro che sono esposti sull’azionario ha raggiunto un picco del 62%, ma le misure di stimolo senza precedenti intraprese dalle banche centrali per affrontare la recessione indotta dalla pandemia Covid iniziano ora a destare preoccupazioni sull’inflazione, spingendo gli investitori ad aumentare le loro aspettative di aumento dei tassi, di un graduale ritiro (tapering) del piano di quantitative easing della Federal Reserve e della possibilità di una tassazione maggiorata sulle imprese, compresa la tassa globale sulle multinazionali, recentemente annunciata dall’Amministrazione Biden.
Infatti il sondaggio della banca Usa rivela che sei investitori su dieci intervistati si aspettano ora un aumento dei tassi a breve termine nei prossimi 12 mesi, il più alto da gennaio 2019, e prevedono un calo superiore al 10% per i mercati azionari se i rendimenti dei Treasury Usa a 10 anni dovessero superare il 2,1%.
Infine, la survey di Bank of America rivela che due terzi dei partecipanti al sondaggio ritengono che il mercato sia ancora rialzista, anche se in fase avanzata, e solo il 7% ritiene che le azioni Usa siano in una bolla speculativa.