Società

Gheddafi molla e forse si rifugia da Chavez (o in Tunisia). Maxi complotto?

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New York – Secondo quanto riportato da alcune fonti anonime interne alle forze armate libiche, Gheddafi sarebbe molto malato e ormai prossimo a lasciare i poteri in mano al ministro della Giustizia, Mohammed al-Qamoodi.

Ma la voce piu’ clamorosa (che per adesso non trova conferme) e’ che il rais si e’ detto pronto al trasferimento in Venezuela insieme alla sua famiglia, e ad accoglierlo a braccia aperte a Caracas c’e’ il suo caro amico Hugo Chavez. Un’altra possibile alternativa e’ la Tunisia. Tra le condizioni poste dal Colonnelo libico, che stando alle indiscrezioni riportate dai media arabi avrebbe gia’ fatto le valigie, vi sono un cessate-il-fuoco immediato e la parola fine alle operazioni Nato.

Secondo alcune fonti i dettagli della possibile fuga del leader libico (questione di giorni) dal suo paese sarebbero stati discussi due giorni fa da due emissari di Gheddafi e dall’inviato del presidente venezuelano Hugo Chavez nell’isola tunisina di Djerba.

Lo stesso Hugo Chavez, nel frattempo, malato di cancro e in terapia a Cuba dai medici dell’altro suo amico (e’ un vero “asse del male”) Fidel Castro, cercando di guadagnare visibilita’ e movimento per sconfiggere la malattia non si accontenta della nazionalizzazione dell’industria dell’oro in Venezuela, come ha annunciato l’altro giorno.

Il leader bolivariano ha deciso oggi di ritirare dai forzieri delle banche occidentali il metallo prezioso depositato all’estero e in generale asset del valore complessivo pari a 29,1 miliardi di dollari. Lo ha annunciato il ministero delle Finanze dello stato sudamericano.

Le operazioni inizieranno con il prelievo di 99 tonnellate di oro dalla Banca d’Inghilterra. Come riportato dal Wall Street Journal, che cita una fonte a conoscenza dei fatti, “la Banca d’Inghilterra ha ricevuto una richiesta dal governo venezuelano circa il trasferimento di 99 tonnellate di oro venezuelano depositato nell’istituto”.

Di qui i servizi segreti Usa, il MI5 inglese, il Mossad israeliano e dei principali paesi europei hanno subito lanciato il pre-allarme ai rispettivi governi: Gheddafi molla e si rifugia da Chavez e Chavez vende oro per miliardi di dollari? La coppia di dittatori (anche se il bolivariano e’ stato eletto di fatto sta al potere grazie all’esercito – ambedue malati e abituati ai colpi di scena estremi) ha in mente di fare cassa con la vendita dell’oro coalizzandosi per compiere azioni di forza e un maxi complotto anti-Occidente (l’Italia sarebbe uno degli obiettivi prioritari), per vendicare Gheddafi dall’intromissione della Nato nella questione libica?

L’intervento militare in Libia, a cui partecipa l’Italia, e’ infatti chiaramente strumentale alle strategie petrolifere (soprattutto francesi) e a null’altro. L’intervento umanitario, in una questione relativa a una guerra civile interna, e’ ovviamente una falsita’ a cui nessun esperto di politica internazionale crede.

E’ parso clamoroso infatti che in un momento di massima instabilita’ mondiale dei mercati, secondo fonti anonime, il leader libico sia pronto a lasciare i poteri in mano al ministro della Giustizia, il Venezuela sia pronto ad accoglierlo insieme alla sua famiglia e la notizia sia arrivata nello stesso giorno in cui Hugo Chavez ha deciso di ritirare dalle nazioni occidentali l’oro depositato all’estero per un valore complessivo pari a $29,1 miliardi.

Due aereonavette sono atterrate allo scalo di Tripoli ieri – una con a bordo la delegazione del governo e l’altra vuota. L’ultima sara’ con ogni probabilita’ il mezzo su cui salira’ Gheddafi con la famiglia e i suoi cari. Direzione Caracas.

Si presume che i dettagli circa la sua partenza siano stati discussi ieri in gran segreto sull’isola di Djerba, in Tunisia, dal portavoce di Gheddafi e da un emissario del presidente venezuelano. Va sottolineato che e’ da tempo che si vocifera di una possibile fuga del colonnelo, il quale per ora e’ sempre rimasto, sornione, al suo posto.