ROMA (WSI) – Christophe de Margerie, 63 anni, numero uno del colosso francese petrolifero Total, è morto in un incidente aereo avvenuto all’aeroporto Vnukovo di Mosca. Nel crash sono deceduti anche tre membri dell’equipaggio e il pilota.
Sotto la sua egida, Total ha riportato la maggiore espansione di riserve petrolifere in 15 anni. “Ha mostrato una leadership straordinaria in Total, e aveva una profonda conoscenza del Medio Oriente – ha commentato Daniel Yergin, vice presidente di IHS e tra gli storici più noti dell’industria petrolifera – Era un uomo dotato di grande vitalità e charme”.
Secondo i dettagli della dinamica dell’incidente, il jet in cui si trovava il Ceo – identificato come un Dassault Aviation SA Falcon -50 – era appena decollato dal terminal dell’aeroporto moscovita quando ha colpito un veicolo dell’aeroporto, prendendo fuoco e ribaltandosi nella pista.
Total è la quarta società energetica non statale al mondo per valore di mercato, dopo Exxon Mobil, Royal Dutch Shell e Chevron, stando ai dati compilati da Bloomberg. Le sue vendite annue, del valore di $228 miliardi, eccedono il valore della produzione di nazioni come l’Irlanda e il Vietnam.
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La Francia è scossa dalla tragedia di Christophe de Margerie, il numero uno di Total morto in uno schianto tra un aereo e uno spazzaneve. E a poche ore dal tragico incidente, Mosca lancia le accuse. È stata “la negligenza criminale” di parte dei vertici dell’aeroporto moscovita di Vnukoko a causare la morte di De Margerie e “non una tragica serie di terribili circostanze”.
“Criminale negligenza”
[ARTICLEIMAGE] La commissione russa che sta investigando sull’incidente si scaglia contro “i funzionari che non sono stati in grado di garantire che lo satff aeroportuale si coordinasse nel suo lavoro”. In un comunicato dai toni estremamenti duri – è da ricordare che de Margerie era un amico del Cremlino – il portavoce del comitato investigativo sull’incidente, Vladimir Markin, ha avvertito che cadranno delle teste all’aeroporto di Vnukovo: “Gli inquirenti a breve adotteranno le misure necessarie a sospendere dall’incarico un certo numero di membri dello staff, che potrebbero ostacolare le indagini”.
Lo spazzaneve con l’autista ubriaco
Il colpevole materiale dell’incidente è l’autista dello spazzaneve, Vladimir Martynenko, che, completamente ubriaco, ha attraversato la pista mentre il Falcon della Total stava decollando. L’uomo, rimasto leggermente ferito, è stato arrestato. Ma per Markin “è ovvio che i vertici dell’aeroporto sono dietro le negligenze di cui si sono macchiate le persone direttamente coinvolte. Non escludiamo – ha concluso – altri arresti”.
“Un dirigente fuori dal comune”
Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le condoglianze formali alla Francia. In un telegramma al francese François Hollande, Putin ha lodato Christophe de Margerie per essere “alle origini di molti importanti progetti congiunti che hanno posto le basi per una cooperazione fruttuosa tra Russia e Francia nel settore energia”. Anche Hollande ha ricordato il talento di De Margerie, “un dirigente fuori dal comune” che “ha dedicato la sua vita all’industria francese e allo sviluppo del gruppo Total, facendone una delle prime aziende mondiali”. L’Eliseo ha scritto anche che De Margerie “era anche un generoso mecenate che ha partecipato a importanti iniziative culturali”.
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(AGI) – Mosca, 21 ott. – Christophe de Margerie, numero del colosso petrolifero francese Total, considerato una grande amico della Russia, e’ morto in un incidente, le cui dinamiche sono ancora poco chiare, all’aeroporto di Mosca.
L’aereo privato a bordo del quale viaggiava si e’ scontrato in fase di decollo contro uno spazzaneve. Al momento dello schianto la visibilita’ era di 350 metri. Le autorita’ aeroportuali hanno aperto un’inchiesta. Lo scontro letale si e’ verificato poco prima della mezzanotte moscovita (le 22 in Italia).
Il Dassault Falcon di de Margerie era diretto a Parigi. Nello schianto sono deceduti anche i tre membri dell’equipaggio.
Total e’ la seconda societa’ francese ed e’ quotata in borsa ad un valore di 102 miliardi di euro. De Margerie, 63 anni, alla guida della compagnia dal 2007, era tra gli ospiti del governo russo – colpito da sanzioni Usa ed Ue per la crisi ucraina – ad un avento di investitori stranieri a Gorki vicino Mosca.
De Margerie era tra i piu’ strenui difensori della Russia e della sua politica energetica anche dopo lo scoppio della crisi ucraina: a luglio aveva detto che “l’Ue dovrebbe smetterla di pensare a tagliare i legami energetici con Mosca e concentrarsi anzi sul renderli piu’ sicuri”. Non solo, aveva sottolineato come le tensioni con l’Occidente stessero spingendo sempre piu’ la Russia verso la Cina, come dimostrava la maxi intesa da 400 miliardi di dollari raggiunta a maggio per la fornitura di gas per 30 anni a Pechino. “Stiamo costruendo un nuovo muro di Berlino”, si era chiesto polemicamente in un’intervista de Margerie, aggiungendo che “la Russia e’ un partner e non dovremmo perdere tempo a proteggerci da un vicino”.
Poco prima di morire De Margerie aveva incontrato il primo ministro russo Dmitry Medvedev, nella sua residenza privata. L’areporto Vnukovo, secondo una prima ricostruzione, ha riferito che durante “la fase di rullaggio prima di decollare alle 23,57 locali c’e’ stata una collissione con uno spazzaneve (ieri era caduta la prima neve su Mosca)”.
AUTISTA SPAZZANEVE UBRIACO
“Il conducente dello spazzaneve era ubriaco”, informa il Comitato investigativo russo in base ai primi accertamenti.
“Al momento e’ stato gia’ stabilito che il conducente del mezzo spazzaneve si trovava in stato di ebbrezza alcolica”, ha dichiarato il portavoce del comitato investigativo russo, Vladimir Markin. Inizialmente, i media russi avevano dato notizia del decesso anche dell’autista dello spazzaneve; ancora nessun chiarimento, se il mezzo fosse parcheggiato in un punto vietato della pista o la stessa attraversando. Sull’incidente e’ stata aperta un’inchiesta penale per violazione delle misure di sicurezza che hanno causato per negligenza molteplici vittime. La pena massima prevista e’ di sette anni. Alle indagini parteciperanno anche esperti francesi che dovrebbero presto arrivare a Mosca.
A condurre l’inchiesta l’Interstate Aviation Committee, che gestisce tutte le inchieste sugli incidenti aerei, ed esperti della Russia’s federal aviation agency, il cui capo, Alexander Neradko, guidera’ le indagini. Le scatole nere del jet sono state gia’ recuperate.