NEW YORK (WSI) – Come nelle attese, lo scorso primo aprile il Giappone ha aumentato la tassa sui consumi, portandola dal 5 all’8%. Una mossa che molti osservatori hanno salutato come l’anticamera della recessione.
Per quanto sia ancora prematuro verificare gli effetti dell’aumento dell’Iva giapponese sull’economia, un primo assaggio delle conseguenze di tale decisione è arrivato dal giro d’affari dei grandi magazzini Takashimaya: nel giro di una settimana, le vendite si sono a dir poco schiantate, subendo una flessione del 25%.
Ma questo è solo l’inizio. Secondo le stime del gruppo, che si dice pronto a avviare un piano di ristrutturazione per ridurre l’impatto combinato del calo delle vendite e l’aumento delle tasse, ricavi del 2014 subiranno un ridimensionamento di circa 20 miliardi di di yen e l’utile operativo di circa 5 miliardi di yen.
Gli analisti si aspettano inoltre ripercussioni anche sul mercato azionario, così come è successo in occasione della manovra analoga del 1997 (vedi grafico).