MILANO (WSI) – Rally della borsa di Tokyo che, dopo aver visto scendere il proprio valore di mercato di 600 miliardi di dollari nelle tre settimane precedenti, ha visto l’indice allargato Topix balzare +5,2% A 1.111,97 punti, segnando il rialzo più forte dal 16 marzo del 2011, dunque in due anni.
Si tratta del 17esimo maggiore incremento dal 1950, stando ai dati formulati da Bloomberg, dopo che l’indice era scivolato -6,9% la scorsa settimana. Il Nikkei ha chiuso in crescita +4,9% a 13.514,20 punti, con i volumi di scambio inferiori del 27% rispetto alla media degli ultimi 30 giorni.
Tre i fattori che hanno condizionato la performance; il deprezzamento dello yen; la decisione del Government Pension Investment Fund, fondo numero uno nella gestione dei risparmi pensionistici, di aumentare l’esposizione azionaria sul paese, vendendo contestualmente bond e la revisione al rialzo del Pil del primo trimestre, salito su base annua del 4,1% e su base trimestrale dell’1%, contro rispettivamente +3,5% e +0,9% inizialmente comunicati.
Da segnalare comunque che la volatilità storica è a livelli non visti dallo tsunami e dall’allarme nucleare che hanno colpito il paese nel marzo del 2011. Il Nikkei ha perso inoltre il 18% circa dal massimo testato lo scorso 22 maggio, sulla scia dei timori sul rischio che l’azionario giapponese versi in una condizione di ipercomprato.