Società

Giappone, nucleare. Disastroso impatto sul Pil

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(in aggiornamento)

Lo streaming video IN TEMPO REALE dei livelli di radioattivita’
15.49. Serio allarme sulle condizioni della centrale nucleare di Fukushima. Secondo quanto riportato dall’Asahi Shimbun, che ha a sua volta citato il Japan NRC, il livello di allerta è stato aumentato dal 5 (che significa incidente con più ampie conseguenze) a 6 “Grave incidente”. Manca dunque un gradino al livello di pericolosità 7 attribuito al disastro di Chernobyl. Quanto è peggio è che alcuni esperti ritengono che il livello arriverà a 7 nell’arco di due settimane.

14.15. Sul pil del primo trimestre del 2011, l’impatto della catastrofe che si è abbattuta sul Giappone con il terremoto e lo tsunami dell’11 marzo scorso, sarà catastrofico. Société Générale prevede infatti che il prodotto interno lordo del paese subirà una contrazione dell’8,6% nei primi tre mesi dell’anno, su base annuale.

Un numero terribile, che sarà però contrastato da un rimbalzo del pil del 7,8% nel secondo trimestre. E dopo andrà ancora meglio. “La ripresa sarà probabilmente seguita da una crescita ancora più forte nel terzo e quarto trimestre. Sebbene i consumi privati potrebbero scendere ancora, nel caso in cui le interruzioni di energia elettrica dovessero persistere nel corso dell’estate, riteniamo che la domanda per la ricostruzione agirà a pieno nel terzo trimestre. Prevediamo anche che le aziende manifatturiere finiranno i loro aggiustamenti sulla produzione entro il secondo semestre del 2011, per far fronte ai problemi di elettricità che stanno colpendo l’area di Tokyo, nota con il nome di Kanto.

Tutto ciò spiegherebbe l’immane aumento di flussi in entrata di natura speculativa che hanno interessatoi mercati nipponici a seguito del disastro. Gli investitori ritengono infatti che il mercato sia stato ipervenduto nei giorni successivi al terremoto, e ora stanno aspettando il boom della crescita del Pil che interesserà i prossimi trimestri.

Per l’anno intero, tuttavia, il rialzo del pil sarà più debole del previsto, solo l’1% su base annuale, secondo SocGen. [ARTICLEIMAGE]

8.39 Dopo tanti report sulla situazione in Giappone post disastro, adesso parla anche il Fondo Monetario Internazionale. L’istituto si dice convinto che l’impatto sull’economia sarà solo di breve periodo e che presto il paese ritornerà a crescere a livelli addirittura superiori a quelli precedenti il sisma.

Ma per facilitare il processo di ricostruzione ed evitare ritardi nella ripresa, il Giappone dovrà concentrarsi prima di tutto sul ripristino della corrente elettrica e di altre forme di energia. Il governo dovrà inoltre tenere sempre d’occhio la spesa, per cercare di non mettere eccessivamente pressione nelle finanze.

17.00. Un terremoto di magnitudo 7 ha colpito un’area fra Thailandia, Birmania e Laos. Lo riferisce l’Istituto geologico americano (USGS) sul suo sito.

16.43. Il personale al lavoro nella centrale di Fukushima è stato evacuato dopo che tre uomini hanno riportato ustioni provocate dalle radiazioni. E’ quanto riporta il sito Bloomberg.

15.34. Sale il bilancio delle vittime in Giappone. Si parla di una cifra che supera quota 27.000 e che include morti e dispersi.

15.12. Cresce in Giappone l’ansia per il cibo e l’acqua radioattivi. Rassicurazioni si alternano all’arrivo di nuovi dubbi, e i milioni di giapponesi si chiedono cosa possono ingerire e no. Addirittura, il governo ammette che sta considerando di importare l’acqua dall’estero, il giorno dopo l’allarme che ha colpito anche l’acqua di Tokyyo, che conterrebbe elevati livelli di iodio. Le autorità di Tokyo hanno distribuito finora 240.000 bottiglie di acqua alle famiglie con bambini: questi ultimi sono i più suscettibili allo iodio radioattivo 13. “Se la situazione non migliora nell’arco di una settimana, potrei decidere di tornare a vivere con i miei genitori – ha detto Yuki Ochiai, 32 anni, madre di una mambina di 8 mesi, stando a quanto riporta il Washington Post. “Mio marito mi sta già spingendo a partire”.

In tutto questo, nella centrale nucleare di Fukushima, un piccolo gruppo di eroi continua a lavorare per prevenire la catastrofe. Ci sono al momento 200 ingegneri, scienziati e volontari che lavorano a turno, 50 per volta. Il loro compito è quello di monitorare la situazione. Queste persone sono esposte a 100-200 millisievert di radiazioni e fanno fronte a un alto rischio di morte per l’esposizione alle radiazioni.

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15.32 Ecco una notizia positiva per il Giappone. Guardate la foto accanto, che ritrae una autostrada colpita dal violento terremoto dello scorso 11 marzo. L’immagine dimostra quanto velocemente sta andando avanti il processo di ricostruzione nel paese.

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Gli Stati Uniti si confermano la prima nazione ad aver bloccato le importazioni di cibo proveniente dalla zona radioattiva del Giappone. Altre nazioni potrebbero seguire la sua mossa. Sebbene ci siano stati dei progressi nell’allentare l’allarme sulla centrale nucleare di Fukushima, la Tepco ha riferito che ha bisogno di più tempo perchè la situazione possa definirsi stabilizzata. Le preoccupazioni rimangono alte riguardo al reattore 1, dopo che la temperatura è salita vicino ai 400 gradi Celsius, sopra il limite di 302. Le autorità giapponesi hanno dichiarato inoltre che livelli di radioattività superiori al limite di sicurezza sono stati scoperti in 11 tipi di verdure che provengono dall’area, e che l’acqua di Tokyo è contaminata.

Le previsioni, aggiornate del governo parlano di danni causati dal terremoto e dello tsunami che potrebbero raggiungere i 25 trilioni di yen ($309 miliardi), provocando così una riduzione del Pil di 2,75 trilioni di yen ($34 miliardi), circa lo 0,5% dell’economia (attorno ai 530 trilioni di yen). I numeri riflettono il calo della produzione, i danni alle strutture, alle case e agli stabilimenti produttivi, senza tenere in considerazione i problemi dalla mancanza di corrente elettrica.

10.23. Notizie più confortanti si alternano con altre ancora molto preoccupanti. Stando a quanto comunicato dal sito dello Us Geological Survey, una nuova scossa di terremoto di magnitudo 6.6 ha colpito la costa orientale dell’isola di Honshu in Giappone. Il terremoto si è verificato alle 5.18 pm ora locale, a 272 chilometri a est da Iwaki, Honshi, e a una profondità di 26,5 chilometri. Secondo quanto riportato da Dow Jones, non ci sono stati ulteriori danni, vittime o tsunami conseguenti. Rimane perà il problema del materiale radioattivo, che ha iniziato di nuovo a liberarsi da due dei reattori che presentano maggiori livelli pericolosità a seguito del terremoto dello scorso 11 marzo.

Intanto ieri è arrivato l’allarme dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che ha dichiarato che l’impatto dei problemi nucleari in Giappone è stato più grave di quanto si pensassse all’inizio. Tuttavia, il portavoce Peter Cordingley ha riferito a Reuters che non ci sono prove che il cibo contaminato possa raggiungere altri paesi. Il Giappone è un importatore netto di beni alimentari, ma allo stesso tempo esporta frutta, verdura, latticini e pesci: i suoi principali mercati sono Hong Kong, la Cina e gli Stati Uniti.

Nonostante le preoccupazioni sui livelli di radioattività, il Giappone ha affermato che non c’è bisogno al momento di espandere la zona di evacuazione oltre i 20 km dalla centrale di Fukushima. Più di 170.000 persone hanno evacuato la zona dopo il terremoto di magnitudo 9 e lo tsunami di 10 metri che ha colpito l’impianto nucleare.

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17.45 – Sono stati confermati i danni rilevati agli impianti di alimentazione energetica e riscontrate cinque diverse tipologie di radioattivita’. Che i reattori siano parzialmente distrutti non rappresenta una novita’. Tuttavia ora il pericolo reale, che spiega perche’ vanno tenute sotto osservazione le condizioni atmosferiche e’ quello di una pioggia radioattiva, come riportato da Kyodo News.

Lo scenario piu’ tragico e’ che invece di essere proattivi e avvertire i propri cittadini del pericolo che stanno correndo, il governo giappone ha appena alzato la soglia del livello di decontaminazioni di circa 20 volti da 6.000 a 100.000 cpm. Si e’ portati a pensare che la cifra non sia stata scelta a caso.

17.38 – I tecnici presso la centrale nucleare sono riusciti ad allacciare i cavi dell’elettricità a tutti e sei i reattori della struttura. Lo riferiscono media nipponici, secondo cui il ritorno dell’alimentazione è presupposto fondamentale per qualsiasi tipo di ‘stabilizzazione’.

Di progressi ‘lenti ma decisi’ parla il premier nipponico Naoto Kan, secondo cui è il momento di prepararsi alla ricostruzione. Oggi, le autopompe hanno riversato 3.700 tonnellate di acqua sul reattore 3, il più problematico, per abbassarne la temperatura. E a causa di fumo che ne usciva, è stato fatto evacuare il personale.

L’Agenzia di sicurezza nucleare non segnala un aumento radiazioni nel reattore 3. Dopo l’allarme, sospesa la distribuzione di latte e verdura in 4 prefetture. Il Sisma costera’ il 4% del Pil.

L’Organizzazione mondiale della sanità intatno ha definito “grave” la contaminazione radioattiva di cibo in Giappone. Il portavoce regionale dell’Oms Peter Cordingley, in un’ intervista telefonica da Manila, ha affermato che “é abbastanza chiaro che si tratta di una situazione grave”. “E’ molto più serio di quanto tutti avevano pensato in un primo momento, quando credevamo che questo tipo di problema fosse limitato entro 20-30 km” (dalla centrale). “Ora è lecito supporre che prodotti contaminati siano usciti dalla zona contaminata”, ha aggiunto. Cordingley ha precisato che “non ci sono indicazioni” che il cibo contaminato abbia raggiunto altri Paesi.

10.09. Diversi sono stati nei giorni scorsi, e comunque da quando la tragedia dello tsunami si è acuita con i diversi problemi che si sono abbattuti sulla centrale di Fukushima, i volontari che si sono esposti ad elevate dosi di radiazioni per salvare la vita di milioni di persone. Tali volontari – anche se gli ingegneri dovessero riuscire a stabilizzare la situazione, hanno rischiato danni alla salute permanenti. Lo stesso primo ministro Naoto Kan ha affermato che tali volontari sono “preparati alla morte”. “Lavorerò fino al limite”, ha detto un tecnico di 30 anni alla dirigenza della Tepco, stando a quanto un funzionario dell’aziende che gestisce la centrale nucleare ha rivelato in una conferenza stampa che si è svolta nella giornata di ieri.

E un’altro ingenere, in un’intervista al quotidiano giapponese Mainichi, ha confessato “Certo che sono preoccupato. Stiamo lavorando in un’area esposta a un livello talmento alto di radiazioni che non siamo sicuri ancora di quello che potrà accadere”. Continuando. “Potrebbe verificarsi un’altra esplosione, o il livello delle radiazioni potrebbe crescere. Certamente mi è stato riconosciuto il diritto di rifiutare e la mia famiglia mi sta invitando a farlo. E’ una decisione estremamente difficile”.

Almeno 800 sono i dipendenti che hanno evacuato l’impianto la scorsa settimana; ma cinquanta sono rimasti guadagnandosi l’appellativo di “Fukushima Fifty”. Il numero è poi salito di qualche centinaio, inclusi i tecnici che sono stati inviati nel luogo da azienda come Toshiba e Hitachi.

9.52. Quando la situazione sembrava “cautamente” in via di miglioramento, è arrivata la nuova notizie negativa. Gli operati che lavorano nell’impianto di Fukushima sono stati evacuati per la fuoriuscita di fumi dal reattore tre, che negli ultimi giorni è stato tra quelli che ha causato maggiori problemi. La notizia è stata comunicata dal portavoce Hiroshi Aizawa della Tokyo Electric Power Co.

8:38 L’agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone ha reso noto che si è registrato un aumeento della pressione nel reattore numero 3 della centrale nucleare di Fukushima.

Ha superato quota 20mila il numero dei morti e dei dispersi nel terremoto e nello tsunami che l’11 marzo hanno devastato il Giappone. La polizia ha aggiornato il bilancio ufficiale a 8.133 morti e 12.272 dispersi. È probabile che i numeri finali siano ancora più alti, perché nella sola prefettura di Miyagi sono state stimate più di 15mila vittime. Il sisma di magnitudo 9 è stato il più potente mai registrato in Giappone anche se il numero delle vittime resta ben lontano da quello del terremoto del 1923 nella regione del Kanto, quella di Tokyo, che fece 142.000 morti.

TROVATI ANCORA DUE SOPRAVVISSUTI – La polizia giapponese ha ritrovato una donna di 80 anni e un ragazzo di 16 ancora vivi sotto cumuli di macerie a distanza di nove giorni dal terremoto e dallo tsunami che hanno devastato il nordest del Paese. I due sopravvissuti, che sono apparsi molto provati, secondo quanto riporta la tv Nhk, sono stati ritrovati a Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi, una delle aree più colpite dal cataclisma.

RIPRISTINATA L’ENERGIA AL REATTORE 2 – La Tepco ha comunicato che è riuscita a far ripartire l’erogazione dell’elettricità ai reattori 1 e 2 della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal terremoto/tsunami che ha devastato il Giappone orientale nove giorni fa e protagonista della peggiore emergenza nucleare dai tempi di Chernobyl. La società elettrica sta centrando di far ripartire il sistema di raffreddamento d’emergenza dei reattori nucleari per evitare la fusione totale del loro nucleo. Essendo stati tirati i cavi d’un impianto elettrico d’emergenza anche al reattore 1, la Toden spera di far partire il raffreddamento ai primi due reattori. Intanto i reattori n. 5 e 6 della centrale nucleare di Fukushima sono in fase di «stabile arresto». Secondo l’agenzia Kyodo i due reattori, «sotto stress» per sisma e tsunami dell’11 marzo, anche se meno degli altri 4 che completano la centrale, «sono andati in arresto a freddo» dopo l’avvio del sistema di raffreddamento.

LA CENTRALE SARA’ DISATTIVATA – La centrale di Fukushima sarà disattivata dopo i gravi problemi causati dal sisma e dallo tsunami che hanno colpito il Giappone del nordest l’11 marzo. «Guardando oggettivamente alla situazione, è chiaro cosa fare», ha risposto il portavoce del governo, Yukio Edano in una conferenza stampa, alla domanda se il governo stia pensando di smantellare l’impianto nucleare.

ALIMENTI RADIOATTIVI – Le autorità taiwanesi hanno annunciato oggi di aver rilevato la presenza di radioattività su fave importate dal Giappone, devastato nove giorni fa da un terremoto/tsunami che ha prodotto anche la più grave emergenza nucleare dai tempi di Chernobyl. Le radiazioni sono state rilevate su 14 kg di fave provenienti da Kagoshima, nel sud del Giappone, quindi a notevole distanza dalla centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal sisma/tsunami dell’11 marzo.

Qui: Fukushima, tutto il dossier giorno per giorno

Per avere invece un quadro generale del disastro giapponese in cifre, la Reuters ha dato questi numeri:

Vittime

Calcolare il numero preciso delle vittime è abbastanza complicato. Ieri la polizia giapponese ha detto che i morti sono 8.649 e che le persone disperse sono 13.262. Da una parte, a dieci giorni dal disastro, diventa molto improbabile pensare di trovare vive delle persone che non sono ancora state raggiunte dai soccorsi; dall’altra parte ci possono essere state delle doppie segnalazioni nonché denunce di scomparsa di persone in buone condizioni ma completamente isolate a causa dei problemi alle linee telefoniche e ai trasporti. In ogni caso, ieri la polizia giapponese ha fatto sapere che il numero delle vittime potrebbe salire a 20 mila, di cui 15 mila solo nella prefettura di Miyagi, una delle più colpite.

Sfollati

Ieri la polizia giapponese ha detto che al momento i rifugi ospitano 349.349 persone. Di queste, circa 177.550 sono residenti nell’area circostante la centrale nucleare di Fukushima: qualche giorno fa il governo ha deciso di allargare da dieci a venti chilometri la zona di evacuazione attorno allo stabilimento.

Energia elettrica

La società di fornitura elettrica Tohuku ha detto che ancora ieri sera 242.927 case nel nord del Giappone erano senza elettricità.

Acqua

Sabato il ministro della Salute giapponese ha detto che 1.04 milioni di case sono rimaste senz’acqua.

Case danneggiate

Almeno 14.637 abitazioni sono state completamente distrutte, stando ai dati forniti ieri dalla polizia giapponese.

Impatto economico

Secondo la Banca mondiale, il costo del terremoto e dello tsunami oscillera’ tra i 122 e i 235 miliardi di dollari, cioe’ tra il 2,5% e il 4% del PIL giapponese. Le conseguenze economiche del disastro colpiranno la crescita economica del Giappone almeno per tutto il 2011.

I paesi che hanno offerto aiuto

I paesi che hanno offerto assistenza sono 128, e le organizzazioni internazionali sono 33.